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200 PARTECIPANTI AL CORSO DI FORMAZIONE SUL PROGETTO INDIVIDUALE STRUMENTO PER L’INCLUSIONE E PER IL DOPO DI NOI

“Non vogliamo più concessioni ma desideriamo semplicemente che vengano riconosciuti e applicati i nostri diritti” con questa affermazione del Presidente nazionale dell’Anffas Roberto Speziale si è aperto il Corso di Formazione sul “Progetto Individuale, strumento per l’inclusione e per il dopo di noi” organizzato dall’Anffas di Palazzolo Acreide, in collaborazione con Anffas Sicilia, fortemente voluto dal Presidente Giuseppe Giardina che guida l’associazione sia nella sua città, che a livello regionale. Anffas ha contribuito nelle competenti sedi, alla elaborazione e stesura della legge sul DOPO DI NOI E DURANTE NOI la 112/2016 emanata per favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità grave. Una legge importantissima che però, come è stato ribadito nei vari interventi, necessita, per essere applicata, della predisposizione di una serie di strumenti che ad oggi gli enti pubblici non sono stati in grado di mettere in atto sia per mancanza di una programmazione adeguata sia per mancanza di una adeguata formazione degli operatori. “E’ necessario, ha aggiunto Speziale, che le pubbliche amministrazioni collaborino con il mondo delle associazioni che operano nel settore per l’interesse comune, che ci sia quella che oggi chiamiamo “corresponsione collettiva” affinché si possa portare avanti questa sfida che è certamente complessa ma che deve essere affrontata lavorando in sommatoria ovvero mettendo a sistema le opportunità e le conoscenze che abbiamo e non in sottrazione vedendo soltanto le cose che non abbiamo, le risorse, gli strumenti, il tempo. Solo così è possibile andare avanti e attuare quella co-programmazione prevista dalla riforma del terzo settore. L’Anffas dispone degli strumenti necessari per mettere in atto ciò che serve e li mette a disposizione di chi ne ha bisogno, spetta adesso alle istituzioni cogliere questa opportunità.” Da qui la necessità di predisporre una serie di momenti di formazione affinché possano essere attuate azioni che consentano di predisporre lo strumento fondamentale, quale il progetto individuale, che se realizzato in modo adeguato, costituisce l’unica via possibile, per garantire rispetto dei diritti, qualità di vita ed inclusione sociale. Su questo sono stati incentrati gli interventi dei relatori del corso di formazione rivolto agli assistenti sociali e agli operatori del settore che è stato molto partecipato, circa 200 i partecipanti. Il Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della regione Sicilia Giuseppe Graceffa ha ribadito il concetto di collaborazione ed ha sottolineato la necessità di avere un ruolo importante all’interno delle istituzioni affermando che è necessario “non dover bussare ma entrare con i propri piedi” nei luoghi decisionali perché occorre trovare delle soluzioni possibili e dare prospettive e serenità alle famiglie. Il Presidente del CSVE Salvo Raffa che ha sostenuto l’iniziativa, ha ribadito l’importanza della collaborazione mettendo in evidenza il ruolo dell’assistente sociale che è il primo punto di riferimento sul territorio per il volontario. Toccante ed emozionante il video realizzato in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità proprio dal CSVE. Piu tecnici gli interventi che si sono poi susseguiti, e che hanno avuto come scopo quello di far conoscere gli strumenti necessari per la formazione del progetto individuale. Marco Santoro, assistente sociale, ha relazionato sull’evoluzione della normativa che ha portato oggi ad una visione diversa della figura della persona con disabilità e con essa anche nuova concezione del concetto di sostegno necessario per garantire le pari opportunità e la piena inclusione sociale. Inoltre ha focalizzato l’attenzione anche sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Bartolomeo Pazienza Assistente Sociale dell’Anfass Palazzolo ha invece spiegato quali strumenti utilizzare per attuare la valutazione multidimensionale, necessaria per redigere il progetto individuale, spiegando passo dopo passo come compilare la scheda S.Va.M. Di. che è quella utilizzata in Sicilia, mettendo in luce le caratteristiche ma anche le criticità e raffrontandola anche con sistema matrici 2.0 basato sul modello di valutazione elaborata da Anffas nazionale. Le relazioni coordinate dall’assistente sociale Marco Santoro, sono proseguite con l’intervento della pedagogista Angela Maria Rapicavoli che ha sottolineato che il progetto individuale non è solo un insieme di pratiche burocratiche ma l’espressione delle volontà, dei sogni, dei bisogni e delle aspettative della persona con disabilità che deve partecipare attivamente, insieme alla famiglia alla sua realizzazione, proprio per garantire quella inclusione sociale che è l’obiettivo centrale dell’art 14 delle legge 328/2000. A chiudere gli interventi la Consulente dell’Anfass Nazionale l’Avv. Alessia Gatto che riprendendo il discorso del Presidente Speziale ha puntato l’attenzione sull’accesso ai diritti esigibili, ribadendo che il progetto individuale di vita è un diritto fondamentale per le persone con disabilità e parlando in particolare dei provvedimenti giudiziari in ambito dei progetti individuali, alla valutazione multidimensionale e progettazione individualizzata. Al termine del corso, il Presidente Speziale ha lanciato un appello “Basta assistenzialismo. Non dobbiamo servirci delle persone con disabilità ma essere al loro servizio!” Pensiero condiviso dal Presidente Giardina che ha ringraziato i numerosi partecipanti e gli esperti che con i loro qualificati interventi hanno contribuito a creare un momento di riflessione, formazione e informazione.

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