23 Novembre 2024

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50 miliardi di euro e 25 anni di lavori per adeguare sismicamente patrimonio edilizio scolastico

Domani in Umbria la presentazione in anteprima nazionale della seconda edizione del Premio di Laurea dedicato agli studenti che persero la vita a L’Aquila

Miliardi di euro e 25 anni di lavori. Un tempo troppo lungo che questo Paese non può attendere. Il 70 % delle scuole è stato costruito prima del 1980”. L’allarmante dichiarazione è di Pierfederico De Pari, Consigliere Nazionale dei Geologi , alla vigilia della presentazione della seconda edizione del Premio di Laurea dedicato agli studenti che persero la vita a L’Aquila il 6 Aprile del 2009 ed ideato dall’Associazione Vittime Universitarie del Sisma (AVUS), dal CNG e dalla Fondazione Centro Studi del CNG.  L’evento aperto alla stampa è in programma domani , Martedì 25 Novembre, alle ore 15.00  presso il Palazzo delle Scienze – Piazza dell’università 1 –  Perugia.

De Pari snocciola dati importanti sull’edilizia scolastica.

In Italia 27.920 edifici scolastici sono in aree ad elevato rischio sismico  – ha proseguito De Pari –  4856 in Sicilia, 4608 in Campania , 3130 in Calabria , 2864 in Toscana , 2521 nel Lazio. Il 50% delle scuole non ha il certificato di agibilità ed il 60% è stato realizzato prima del 1974 anno delle prime norme antisismiche . Una buona parte degli edifici scolastici è stata costruita prima del 1900 ed alcuni furono costruiti per essere inizialmente destinati ad un uso diverso”.
Ed in Umbria il dato è il seguente: “Ben 826 edifici scolastici, circa l’80%,  sono in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico – ha  continuato De Pari – stando al Rapporto del Centro Studi del CNG”.
Duro Sergio Bianchi, Presidente dell’Avus e papà di Nicola Bianchi, studente che purtroppo perse la vita il 6 Aprile 2009.
Il rispetto per il cittadino in Italia non c’è – ha dichiarato Sergio Bianchi – perché nel caso del sisma del 2009, l’aquilano è considerato un terremotato ed io che ho perso un figlio non sono considerato tale. A me non interessa il riconoscimento economico, a me interessa il riconoscimento etico . Sotto il profilo assistenziale siamo stati lasciati completamente soli dallo Stato ed allora vorremmo che tutto questo non accada più. Adesso con il Consiglio Nazionale dei Geologi andiamo nelle Università e nelle scuole per parlare ai ragazzi di oggi che saranno gli amministratori del domani e per dare loro l’opportunità di conoscere, sapere e di capire l’importanza della prevenzione, altrimenti la ricerca non avrebbe senso. Questo è l’unico obiettivo che abbiamo”.
E’ dall’Umbria dunque che domani ripartirà il Premio di Laurea AVUS con la presentazione in anteprima nazionale. L’evento si svolgerà alle ore 15.00 presso l’Aula ex Biblioteca di Scienze della Terra del Dipartimento di Fisica e Geologia con gli interventi di:
Franco Moriconi, Magnifico Rettore dell’UNIPG, Università degli Studi di Perugia;
Caterina Petrillo, Direttore del Dipartimento di Fisica e Geologia;
Vittorio d’Oriano, Vice-Presidente Consiglio Nazionale dei Geologi  e Presidente Fondazione Centro Studi CNG;
Corrado Cencetti, Consigliere Nazionale dei Geologi e Docente Università di Perugia;
Pierfederico De Pari, Segretario Consiglio Nazionale dei Geologi;
Angelo Lannuti, AVUS (Associazione Vittime Universitarie Sisma), padre di Ivana Lannuti;
Sergio Bianchi, Presidente AVUS (Associazione Vittime Universitarie Sisma), padre di Nicola Bianchi;
Umberto Braccili (giornalista RAI) – autore del libro “Macerie dentro e fuori” grazie al quale sono stati raccolti i fondi destinati al premio di laurea.

Ed intanto giungono straordinarie storie dall’Italia per il Premio di Laurea dedicato agli studenti morti a L’Aquila.
E stanno iniziando a moltiplicarsi anche iniziative di solidarietà in tutta Italia di appoggio a questa iniziativa ideata e voluta dall’Avus.  “Tutto è iniziato quasi per  gioco… mancavano due mesi al mio 60 compleanno e stavo insieme al Maestro Jacopo Sipari  – ha affermato Umberto Masci , pilota in pensione – il quale si lamentava di non poter ricordare con un grande Concerto la sua città: l’Aquila, dove era stato estratto dalle macerie dopo il terremoto e dove tantissimi suoi amici erano morti   durante il sisma. Decisi a quel punto di accettare una grande sfida ..quella di poter organizzare un grande evento nella Basilica di San Giovanni :
Il Requiem di  Mozart, in occasione della ricorrenza del quinto anno del terremoto, il 6 aprile 2009. È stato un evento molto emozionante e dopo il Concerto decisi di radunare un gruppo di amici per festeggiare il mio compleanno in maniera insolita…… donando una borsa  di studio per AVUS, associazione che avevo trovato una settimana prima del mio compleanno sul Computer, perché volevo dare un significato diverso ai miei 60 anni. Ho chiesto a tutti gli amici cari non regali, ma un contributo per riuscire a racimolare i soldi necessari per una borsa di studio per AVUS e ci sono riuscito!!!!”.
Un gesto davvero straordinario.

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