540 milioni di euro in Sicilia per l’efficienza energetica e le rinnovabili
Arriveranno dai bandi di prossima pubblicazione del Por Fesr 2014-2020 come annunciato nella giornata di studio promossa da SicilEsco a Ragusa
RAGUSA – La programmazione del Por Fesr 2014-2020, ormai in dirittura d’arrivo con l’emissione dei rispettivi bandi, metterà a disposizione 540 milioni di euro per l’efficientamento energetico soprattutto degli edifici pubblici ma anche a supporto delle aziende e dei privati. In questo processo di rinnovamento che permette di avviare una vera e propria politica di risparmio energetico, con evidenti effetti positivi sia sui consumi che sull’ambiente, un ruolo prioritario lo hanno le Esco, le Energy Service Company, partner affidabili che offrono non solo il sostegno al settore pubblico ma anche parte delle risorse con il cosiddetto “finanziamento tramite terzi”. E’ il dato incoraggiante emerso durante la giornata di studio promossa dall’associazione SicilEsco a Ragusa, al teatro Donnafugata, nell’ambito del tour informativo e formativo che si sta sviluppando in tutta la regione. Esperti, analisti e rappresentanti istituzionali (dalla Regione agli enti locali) a confronto per discutere delle azioni da intraprendere per lo sviluppo strategico dell’efficienza energetica e delle rinnovabili in Sicilia. Ad annunciare il prossimo avvio dei bandi è stato l’ing. Domenico Armenio, dirigente generale dell’Assessorato Energie: “Ormai ci siamo, stanno per essere avviati i bandi riguardanti l’obiettivo tematico 4 che metteranno a disposizione 275 milioni di euro per l’efficienza energetica degli edifici pubblici e dunque le strutture di Comuni e Province come scuole, uffici, palestre. Ci saranno poi 115 milioni di euro per l’efficientamento della pubblica illuminazione, dunque una linea rivolta specificatamente ai Comuni che gestiscono i propri impianti e in quest’ottica le Esco hanno un ruolo da protagoniste perché il privato può arrivare ad un contributo fino al 49%. Le altre azioni che saranno ammesse sono quelle relative alla realizzazione di impianti di biomassa creati direttamente da enti pubblici e che comportano l’immissione di materia proveniente dalla filiera corta. Infine ci saranno le agevolazioni per le piccole e medie imprese con un contributo fino al 65% per gli interventi da realizzare sugli impianti già funzionanti”. A questo pacchetto di iniziative si aggiungono anche 90 milioni per le “smart cities” secondo progetti che dovranno essere presentati da aggregazioni di Comuni per impianti di reti elettriche in modo da favorire l’approvvigionamento anche in favore delle imprese”. E come ha spiegato il docente universitario Antonello Pezzini, consigliere e questore del comitato economico e sociale europeo, “la possibilità di operare in un’ottica di pubblico-privato su questo fronte è assolutamente fondamentale. In Sicilia occorre far crescere la cultura dell’attività del privato organizzato e consapevole, come sono le Esco, in un progetto di sviluppo del fenomeno energetico. Non può esserci il libero mercato senza il forte coinvolgimento di queste realtà private proprio perché garantiscono anche il pubblico in un’ottica di sviluppo e crescita. E non è un caso che la stessa Unione Europea abbia previsto specifiche direttive in tal senso”. Il problema, come rilevato da alcuni dei numerosi relatori che si sono alternati durante la giornata, sta nella burocrazia che rallenta le procedure. In Sicilia si sta cercando invece di voltare pagina anche grazie al recepimento delle dinamiche europee per ribaltarle in ambito regionale, come dichiarato da Alessandro Ferrara, dirigente generale dell’Assessorato alle Attività Produttive. Opportunità da cogliere proprio grazie al lavoro svolto dalle Esco, partner affidabili del settore pubblico anche nel reperimento di fondi a supporto dell’efficienza energetica. A nome dei 30 soci, lo ha ribadito Marco Anfuso, presidente di SicilEsco: “E’ un’opportunità da cogliere tutti insieme, imprese, professionisti, enti pubblici, Regione, Esco. Ed è quello che abbiamo voluto far comprendere anche con questa giornata di studio ed approfondimento in cui abbiamo sollecitato gli enti locali rispetto alla rivoluzione energetica che occorrerà fare per raggiungere gli obiettivi prefissati dalle direttive europee in fatto di risparmio energetico e per centrare gli obiettivi dei vari patti dei sindaci. Le Esco consentono di rafforzare questa sinergia pubblico-privato e nascono proprio per queste ragioni, non avendo spesso il settore pubblico le giuste capacità tecniche ma anche i fondi necessari. E’ qui che intervengono le Esco offrendo la consulenza necessaria e mettendoci le risorse necessarie da recuperare attraverso il risparmio che si otterrà”. Durante l’incontro si è parlato anche di fonti rinnovabili con la relazione di Francesco Cappello in rappresentanza dell’Enea, di riciclo dei rifiuti con il dirigente regionale Salvatore Cocina, di biogas con il consulente europeo Francesco Minardi. Tra gli interventi anche quello dell’avvocato Augusto Vacca, esperto giuridico del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento delle politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha parlato dei modelli contrattuali e dei progetti di finanza. Fondi che possono arrivare anche dagli istituti di credito con linee dedicate, come ha ricordato Massimo Belluardo, responsabile Area Ragusa 1 della Banca Agricola Popolare di Ragusa che sull’efficientamento energetico lo scorso anno ha erogato somme pari a 400 milioni di euro per investimenti sia nelle imprese che a supporto dei privati. SicilEsco è l’associazione che nasce dall’incontro tra le principali società di servizi energetici e professionisti del settore in Sicilia. Si propone come interlocutore rappresentativo in grado di collaborare con le istituzioni e gli enti per la promozione e lo sviluppo dell’efficienza energetica e lo sviluppo delle rinnovabili. E’ composta da 30 imprese rappresentative di tutto il territorio siciliano.