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73° Anniversario della Battaglia di Sicilia, a Camemi e al Posto di Blocco 452 commemorati i caduti in guerra

L’importanza del ricordo e il valore della vita. Quella sacrificata da valorosi uomini che tra il 9 e 10 luglio del 1943, caddero in combattimento.

Il loro sacrificio è stato ricordato ieri in occasione della Cerimonia di Commemorazione organizzata dalle sezioni ragusane dell’Associazione culturale Lamba Doria e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e dalla sezione di Scicli dell’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori.

L’evento, patrocinato dal Comune di Ragusa, rappresentato per l’occasione dall’Assessore Antonio Zanotto, ha registrato la presenza del Viceprefetto di Ragusa, dott.ssa Maria Rita Cocciufa, del Vice Sindaco del Comune di Santa Croce Camerina, Francesco Corallo, del Comandante della Stazione Carabinieri di Marina d Ragusa, Maresciallo Aiutante, Salvatore Ventimiglia e della dott.ssa Rosa Corallo della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Ragusa.

A curare il picchetto d’onore l’U.N.U.C.I. di Acireale, coordinata dall’Ammiraglio Zanghì. Presente anche l’Associazione Nazionale Bersaglieri di Niscemi, l’U.N.U.C.I. di Ragusa e l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia di Ragusa e l’Associazione Paracadutisti d’Italia di Niscemi.

Nel suo intervento il Viceprefetto di Ragusa ha sottolineato l’importanza che ha il ricordo e soprattutto la necessità di tramandare alle giovani generazioni ciò che è stato perché sono loro il nostro futuro.

L’Assessore Zanotto nel sottolineare la vicinanza dell’Amministrazione Comunale di Ragusa a queste iniziative ha avuto parole di elogio per il documentario, Resistere sul Posto, realizzato da Alloversicily, che ricostruisce, attraverso testimonianze e fonti ufficiali, una pagina di storia inedita sulle vicende belliche del 9 e 10 luglio 1943, verificatesi nel territorio ragusano.

Mentre il Vicesindaco di Santa Croce Camerina ha sottolineato come il ricordo di questi tragici eventi debba essere da monito e da insegnamento per il futuro.

La dott.ssa Corallo ha invece sottolineato il valore etnoantropologico che rappresentano questi luoghi auspicando una maggiore tutela delle fortificazioni presenti nel territorio per la quale gli uffici della soprintendenza già da tempo si sono attivati.

Quest’anno la manifestazione ha avuto carattere itinerante. Prima tappa Villaggio Camemi, sulla S.P. 25 per Marina di Ragusa, dove è stata deposta una corona di alloro presso la lapide collocata sulla casamatta monumento in ricordo del Tenente Giunio Sella e dei Soldati del “Caposaldo di Case Camemi”.

Qui il fuciliere di Marina Giuseppe Piccione, dell’U.N.U.C.I. di Acireale, ha consegnato al figlio dell’artigliere Andrea Rallo, che ha combattuto in Russia ed in provincia di Ragusa, il piastrino di riconoscimento del padre rinvenuto, durante una campagna di ricerche. Forte l’emozione del Signor Rallo, che da Marsala ha raggiunto Ragusa per ricevere questo prezioso ricordo del padre.

Un secondo momento si è svolto nella vicina azienda agrituristica “La Masseria”, dove sorgeva il “Posto di Blocco Costiero 452”, per deporre un’altra corona di alloro e per un ulteriore momento di preghiera in memoria del Soldato Giuseppe Rinaldi e dei Fanti del 383° Battaglione Costiero di Santa Croce Camerina che presidiavano la postazione di controllo.

Un altro momento, questo, carico di emozione per il figlio del Soldato Rinaldi, Filippo Rinaldi, che ha apposto la Croce al Merito di Guerra concessa quest’anno al valoroso genitore.

“Mi riempie di gioia – ha detto Rinaldi – la vicinanza delle Istituzioni e della comunità ragusana che, ogni anno, da quando ho finalmente un luogo in cui poter ricordare mio padre, mi dimostra un grande affetto presenziando a questi eventi”.

Ad officiare i momenti di preghiera padre Giuseppe Ramondazzo.

Anche quest’anno non hanno fatto mancare la loro presenza il Prof. Francesco Milazzo, nipote del Tenente Colonnello Francesco Milazzo che comandava il 383° Battaglione Costiero di stanza a Santa Croce Camerina, l’avv. Giuseppe Primaverile, nipote del Colonnello Giuseppe Primaverile che comandava il 123° Reggimento Costiero di stanza a Scicli e il dott. Antonio Tarro, figlio del Capitano Guglielmo Tarro, Comandante del Caposaldo di Cozzo Cappello a Santa Croce Camerina.

Nelle parole dell’avvocato Primaverile la testimonianza diretta del nonno sugli eventi bellici verificatisi.

“Non stiamo commemorando degli eroi – ha detto il prof. Francesco Milazzo, parlando a nome di tutti i discendenti presenti – ma valorosi uomini che credevano in un ideale e per quello hanno combattuto”.

Ed ha aggiunto: “La storia non è maestra di vita a prescindere, se fosse così oggi non assisteremmo a determinati eventi. La storia diventa maestra di vita se ci sono buoni allievi, auspico pertanto che tutti possiamo diventare buoni allievi “.

“Anche quest’anno – affermano gli organizzatori – abbiamo registrato una presenza importante, questo ci sprona a continuare. Siamo fermamente convinti che la comprensione degli errori del passato sia indispensabile per evitare che questi si ripetano in futuro e per questo motivo siamo impegnati a far conoscere, soprattutto ai giovani, quanto avvenne nel nostro territorio in quel tragico periodo, valorizzando contestualmente gli storici luoghi interessati ed onorando i Caduti”.

“Un vivo ringraziamento – concludono – alle Istituzioni che appoggiano il nostro operato, a tutte le associazioni che con la loro presenza ci supportano e a tutti i cittadini che nel loro piccolo contribuiscono a divulgare una pagina della nostra storia purtroppo ancora oggi sconosciuta ai più. Un ringraziamento anche al sig. Cascone dell’Azienda Agrituristica La Masseria che ospita il Monumento alla memoria del Soldato Giuseppe Rinaldi e dei Fanti del 383° Battaglione Costiero”.

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