73° Anniversario della Battaglia di Sicilia, a Camemi e al Posto Di Blocco 452 si commemorano i valorosi caduti italiani
Commemorazione dei Caduti italiani della battaglia del 9 e 10 luglio 1943, lunedì 11 luglio 2016, dalle ore 18.30.
L’evento, organizzato dalle sezioni ragusane dell’Associazione culturale Lamba Doria e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e dalla sezione di Scicli dell’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori, gode del patrocinio gratuito del Comune di Ragusa.
Quest’anno la cerimonia, che sarà come sempre sobria ma dal profondo significato, avrà carattere itinerante, in quanto interesserà i “Luoghi della Memoria”.
Prima tappa Villaggio Camemi, sulla S.P. 25 per Marina di Ragusa, dove sarà deposta una corona di alloro presso la lapide collocata sulla casamatta monumento in ricordo del Tenente Giunio Sella e dei Soldati del “Caposaldo di Case Camemi”. Qui verrà consegnato ai discendenti dell’artigliere Andrea Rallo, che ha combattuto in Russia ed in provincia di Ragusa, il piastrino di riconoscimento rinvenuto, durante una campagna di ricerche, dal fuciliere di Marina Giuseppe Piccione, dell’U.N.U.C.I. di Acireale. Sarà proprio l’U.N.U.C.I., coordinata dall’Ammiraglio Zanghì, a curare il picchetto d’onore.
Dopo un momento di preghiera, i partecipanti si trasferiranno nella vicina azienda agrituristica “La Masseria”, dove sorgeva il “Posto di Blocco Costiero 452”, per deporre un’altra corona di alloro e per un ulteriore momento di preghiera in memoria del Soldato Giuseppe Rinaldi e dei Fanti del 383° Battaglione Costiero di Santa Croce Camerina che presidiavano la postazione di controllo. Per l’occasione il figlio del soldato Rinaldi apporrà la Croce al Merito di Guerra concessa quest’anno al valoroso genitore.
“Il ricordo dei Caduti è un dovere morale –spiegano gli organizzatori – ed onorare questi uomini nei luoghi dove sacrificarono la vita per la Patria acquisisce maggiore valore, anche perché così si ha modo di comprendere le sacrificanti condizioni in cui operavano i soldati italiani, negli angusti spazi all’interno delle casematte”.
Osservando le scheggiature provocate, durante i combattimenti, dai proiettili sulle pietre del rivestimento della casamatta monumento di Camemi, ci si può rendere conto della violenza della battaglia. A Camemi, infatti, così come nel vicino “Posto di Blocco 452”, nessuno fuggì alla vista del nemico e non pochi furono i morti da entrambi gli schieramenti, come relazionò il Colonello Giuseppe Primaverile, comandante del 123° Reggimento Costiero di Scicli.
“Dopo aver letto la storia di quanto avvenne nelle contrade Camemi, Gallina e Pianicella – aggiungono – dove per colpa di criminali decisioni del passato le giovani vite di tanti nostri avi furono strappate per sempre all’amore dei loro cari, chiunque sicuramente osserverà con occhi diversi lo splendido paesaggio che lì si ammira, molto probabilmente con sincera commozione”.
“Noi siamo fermamente convinti – concludono – che la comprensione degli errori del passato sia indispensabile per evitare che questi si ripetano in futuro e per questo motivo siamo impegnati a far conoscere, soprattutto ai giovani, quanto avvenne nel nostro territorio in quel tragico periodo, valorizzando contestualmente gli storici luoghi interessati ed onorando i Caduti”.