Se il popolo perde la fiducia nei suoi governanti questi devono riflettere
gianni di gennaro
ROMA – 21/02/2015 – Ignazio Marino, sindaco di Roma, ha incontrato oggi al Viminale il ministro dell’Interno Angelino Alfano, per discutere sull’episodio dei tifosi del Feyenoord e della sicurezza della capitale. Con il primo cittadino, anche l’assessore alla legalità Alfonso Sabella e la delegata alla sicurezza del Campidoglio Rossella Matarazzo.
Così ha esordito il ministro Alfano nel corso dell’incontro con il sindaco Marino.
Alfano ha comunicato formalmente a Marino, l’imminente arrivo di 500 unità a Roma. Il sindaco ha chiesto al ministro che l’impegno manifestato nella dichiarazione di intenti, per il quale ha espresso sincero apprezzamento, si traduca immediatamente in una strategia condivisa per la capitale, in modo da aumentare la sicurezza percepita non solo di fronte a eventi straordinari, ma sempre, quindi nella quotidianita.
Alfano ha annunciato una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica da lui presieduta e a cui parteciperà lo stesso sindaco Marino. Il Comitato avra’ il compito di definire un piano operativo per la sicurezza di Roma, articolato in tutti i settori che preoccupano in questo momento i cittadini.
Il ministro dell’Interno ha assicurato inoltre, che la sicurezza della capitale sarà ulteriormente potenziata con una legge che riguardi in modo specifico il tema del contrasto al degrado urbano e il diritto alla vita sicura nelle città italiane.
Così il sindaco di Roma Ignazio Marino ha commentato, uscendo dal Viminale.
Sin qui la sterile cronistoria dell’incontro tra due “pezzi” importanti della politica che ci governa. Ma quanti sono gli italiani che continuano ad avere fiducia sulle istituzioni e su quanti ci governano?
Spiace dirlo, ma sono rimasti in pochi quelli che continuano a nutrire fiducia nelle istituzioni, nella politica e nei governanti. E questo è un segnale pericoloso e devastante, pericoloso perchè rischia di trasformarsi in anarchia, devastante, perchè la mancanza di fiducia, su chi vive di fiducia, è la porta d’ingresso dell’ingovernabilità.
La recente visita di chi ha attentato alla vita del sommo pontefice, Giovanni Paolo secondo, arrivato indisturbato fino all’interno di San Pietro, dopo essere entrato in Italia con un passaporto contraffatto; la reale e vicina minaccia dei terroristi dell’Isis che continuano a ripetere che sono alle porte di Roma, l’assenza di reazioni, prese di posizioni e tentativi concreti di contrasto a questo imminente pericolo; l’invasione di un’orda di barbari che ha messo a soqquadro la capitale d’Italia, e tutto ciò che ruota intorno alla politica: scandali, furti, truffe, latrocini e chi più ne ha più ne metta, tutti questi elementi, hanno fatto si che gli italiani, scoraggiati, delusi e indignati, perdessero totalmente la fiducia sui loro pseudo rappresentanti.
Su questo, Governo e governanti, hanno il dovere morale e civile di riflettere.