Sicilia e malasanità che continua a produrre vittime
Come si fa nel 2015 a continuare a constatare la morte di neonati per l’inefficienza del sistema sanitario?
Il mese scorso una neonata di nome Nicole decedeva a causa di una Sanità siciliana mala organizzata. La morte di Nicole avvenuta lasciava uno sgomento generale nella Comunità catanese e siciliana.
Com’è noto la piccola, affetta da difficoltà respiratoria veniva respinta per mancanza di posti da tre Ospedali catanesi e dopo un po’ di tempo il 118 reperiva un posto nell’ospedale ragusano “Maria Paternò Arezzo”.
Non si può apprezzare quanto affermato da parte dei Governanti siciliani che si è alla ricerca dei Responsabili dell’accaduto e che se non si dovessero trovare saranno a chiamati a pagare gli Amministratori delle USP.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso: “incredulità” ed il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha dichiarato che “la vicenda lascia sgomenti e che si è provveduto ad inviare gli ispettori in Sicilia per fare luce su quanto accaduto”.
Di pari passo il Governo Regionale ha aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità.
Ma la malasanità siciliana purtroppo continua a fare cronaca e vittime. Infatti, Mattia, ricoverato prima all’ospedale di Bronte dopo un calvario che l’ha visto trasferire prima a Siracusa e poi a Messina sabato scorso perde la propria la vita.
A questo punto ci chiediamo noi se la Sanità siciliana è organizzata secondo i canoni e tecnologie adeguate o se è rimasta ferma all’epoca della nascita della pietra.
Ciò che ognuno di noi sa bene è che con le tecnologie informatiche attuali ogni cittadino può prenotare, attraverso l’uso del computer o del telefono posti sui mezzi di trasporto e negli alberghi.
La sanità pubblica è informatizzata? Il 118 è in grado di conoscere in tempo reale i posti ospedalieri disponibili per le varie patologie ed in particolare per i pazienti che necessitano interventi urgenti?
Il Governatore Rosario Crocetta accerti come effettivamente funziona la macchina organizzativa sanitaria della Regione e rassicuri l’opinione pubblica che casi come quello dei piccoli Nicole e Mattia non abbiano a ripetersi.
Non chiediamo dimissioni ai vertici politici che sicuramente non arriverebbero ma da oggi in avanti saremo vigili ed attenti sul funzionamento della sanità siciliana ed informeremo i nostri lettori sullo stato di efficienza del sistema in Sicilia ed in Italia.
Carmelo Raffa