Acate. Uniamo Acate: “I grillini hanno solo l’obbligo di tacere”. Riceviamo e pubblichiamo.
Acate (Rg), 7 aprile 2015.- I grillini, convinti che anche la politica e il Consiglio Comunale siano una sceneggiata napoletana e che sul palcoscenico ogni attore può fare quello che vuole, questa volta l’hanno fatta grossa: in Consiglio hanno avuto un attimo di amnesia collettiva, hanno dimenticato la parte, qualcuno non gli ha passato il copione ed hanno sbagliato il nome del candidato a Presidente. Essi, lo ripetono ad ogni piè sospinto, sono puri e non si mescolano con nessuno, non fanno trattative, specialmente di notte (ricordate? Subito dopo le elezioni abbiamo proposto, di giorno e alla luce del sole, al movimento 5 stelle, la vice presidenza del Consiglio: per nobilitare una istituzione, troppe volte mortificata dai gruppi politici nelle passate legislature, per rispetto politico e per una costruttiva gestione dei lavori del Consiglio. Risposta? Uno sdegnoso no). Ora, improvvisamente (!!!), dal cilindro, puro, del seggio, impuro, esce il nome di un avversario. I grillini, sempre improvvisamente, ritrovano la memoria e vengono presi dal panico. Cosa fare per correre ai ripari e nascondere la vergogna dell’inciucio trasformistico? Come giustificarsi con i loro proseliti duri e puri? Cosa diranno ai loro elettori per la perdita della verginità ed essere diventati uguali agli altri, anzi peggiori? Sanno di avere perso la “purezza”, anzi di…essere ridicoli. E allora che fanno? Smarriti, provano ad inventare. Improvvisano. Ma anche per inventare e improvvisare ci vuole bravura! Allora imbrogliano, mescolano le carte, convinti che qualcuno ci caschi. In effetti qualcuno, interessato come loro al caos e al “tanto peggio, tanto meglio”, c’è cascato (Ma almeno quelli dei vari Stati general-orizzontali lo fanno per un calcolo politico: chissà che dalle macerie non spunti qualche scodellina!). Dunque i Grillini, nel disperato tentativo di riverniciarsi, spostano l’attenzione verso le “grida” (manzoniane?) dei consiglieri-avversari. Pensate, si scoprono anche sensibili a livello di apparato… timpano-auricolare! Rimasti ormai a corto di argomenti e al fine di nascondere il loro tradimento verso gli elettori e la pupazzata del “regalo” dei voti all’avversario, ricorrono alla consueta ipocrisia, condita con una buona dose di spergiuro e di menzogne.
Noi siamo altro e rimaniamo coerenti al mandato elettorale e fedeli alla verità.
E ci rivolgiamo ai Cittadini, gli unici censori ai quali siamo chiamati a dare conto:
1) i nuovi voltagabbana grillini parlano di “grida isteriche” per cancellare una pagina nera della loro storia politica acatese e nascondere il vergognoso “connubio” con alcuni consiglieri per l’elezione del Presidente (al quale avevano già preparato il discorso il 10 marzo, cioè 20 giorni prima).
2) il tradimento e lo scambio di voti erano nell’aria. I Consiglieri di UniamoAcate non hanno fatto nessun cenno di reazione. Un po’ di amarezza, si. Nient’altro.
3) abbiamo contestato la vergognosa dichiarazione dei cinquestellati, i quali hanno giustificato il voto a Licitra “perchè non avrebbe preso l’indennità di carica, mentre la maggioranza se la prende”. Doverosa reazione, di fronte alla sfacciataggine di “sepolcri imbiancati” e ciarlatani da strapazzo. Privi di argomenti, ricorrono alle menzogne e alle congiure per dare un senso alla loro sprovveduta e inconsistente presenza in Consiglio. Finora gli unici a prendersi l’indennità dal primo giorno di questa legislatura sono proprio i Grillini che, a furia di cinguettare e dire sciocchezze solo a difesa degli animali, la loro unica passione politica, hanno avuto un altro momento di amnesia: di avere riscosso finora fino all’ultima lira.
4) il nostro candidato a Presidente aveva accettato con spirito di servizio la candidatura, sulla base di una democratica rotazione, condivisa e voluta da tutti i Consiglieri all’unanimità. Non solo, nell’incontro di maggioranza, alla presenza di tutti i consiglieri e del Sindaco, Daniele Gallo aveva dichiarato di rinunciare all’indennità di Presidenza. Tutti lo sapevano. E, pur consapevole di una probabile imboscata, ha seguito le indicazioni del gruppo consiliare. Gli fanno onore lo spirito di servizio, la serietà e la compostezza dimostrati. Ha dato un esempio di stile, di coerenza e di rispetto delle Istituzioni e dei Cittadini. Tutto il gruppo di UniamoAcate lo ringrazia e si stringe intorno a lui e rimanda al mittente le sciocche e balorde illazioni di chi pesca nel torbido e sta dalla parte dei vigliacchi e dei trasformisti, vecchi e nuovi, rappresentanti di una becera e squallida politica priva di qualsiasi valore umano ed etico. Noi preferiamo la coerenza e l’onestà, anche a costo di qualche sconfitta e di pesanti sofferenze. La questione morale rimane una priorità.