Liberazione. Milano inaugura la Casa della Memoria
Pisapia: “Un luogo fondamentale, che rende concreto l’impegno della città a non dimenticare”
Milano, 24 aprile 2015 – Questa mattina, in occasione delle celebrazioni per il 70esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo – alla presenza del Sindaco Giuliano Pisapia, del vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno e delle associazioni che coltivano il ricordo della conquista della libertà e della democrazia in Italia – è stata inaugurata in via Confalonieri 14 la Casa della Memoria, voluta e ideata dal Comune di Milano per accogliere e raccontare la memoria cittadina: un luogo aperto a tutti coloro che si impegnano per preservare e diffondere la storia che ha reso Milano testimone e simbolo dei valori democratici e di ripudio della violenza su cui si fonda il nostro Paese.
La Casa della Memoria sarà la sede dell’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned), dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi), dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo (Aiviter), dell’Associazione Familiari Vittime della Strage di Piazza Fontana, 12 dicembre 1969, e dell’Istituto Nazionale di Studi sul Movimento di Liberazione d’Italia (Insmli). Su indicazione del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, la parte pubblica dell’edificio è stata riconosciuta come sede idonea per ospitare il futuro Museo nazionale multimediale della Resistenza.
“Milano non dimenticherà mai il passato. Conoscere la nostra storia, soprattutto quella più recente ci permette di costruire il futuro su solide basi rappresentate dai più alti valori, quali la democrazia e la libertà. La Casa della Memoria è un passo concreto in questa direzione. È e sarà un luogo fondamentale per tutti noi e soprattutto per le giovani generazioni, sarà la sede infatti di iniziative culturali, convegni e approfondimenti storici che rendono concreto l’impegno a non dimenticare”, ha dichiarato il sindaco Giuliano Pisapia.
L’edificio – progettato dallo studio Baukuh, vincitore del concorso internazionale di architettura indetto dall’Amministrazione nel 2011, e realizzato tra il 2013 e il 2015 – è un prisma a base rettangolare alto 17,5 metri diviso in tre parti connesse da un piano terra interamente libero: due sottili fasce alle estremità brevi, comprendenti l’archivio, i servizi e le risalite, si affiancano ad una ampia parte centrale che accoglie gli spazi espositivi al piano terra e gli uffici ai piani superiori.
Le facciate sono realizzate con mattoni policromi – un esplicito omaggio alla tradizione costruttiva lombarda proprio ai margini del nuovo quartiere di Porta Nuova – che riproducono immagini rappresentative della storia recente di Milano. Il programma iconografico è stato definito da un comitato scientifico – composto dai progettisti, membri delle associazioni, artisti, intellettuali e rappresentanti dell’Amministrazione comunale – che ha selezionato alcune fotografie scattate a Milano dal 1940 ad oggi. Le elaborazioni in facciata rappresentano dettagli di otto scene corali tratte dalla storia istituzionale (ad esempio, l’annuncio dell’avvenuta liberazione della città in Piazza Duomo nel 1945, alcune manifestazioni sindacali e studentesche degli anni ‘70, l’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura dopo l’esplosione della bomba di Piazza Fontana) e diciannove volti di persone comuni, ritratte mentre partecipano ad eventi collettivi o mentre sono intente nelle loro normali attività quotidiane (operai alla catena di montaggio, contadini di ritorno dai campi, immigrati al confine italo-svizzero, studenti in protesta, donne in corteo, feste di quartiere).
La Casa della Memoria è infatti un luogo in cui proteggere la fragilità del ricordo nel flusso in costante evoluzione della metropoli, dalle irrinunciabili memorie pubbliche alle vicende private e personali che si intrecciano e contribuiscono a comporre la storia ufficiale.
“Oggi apriamo, in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, come avevamo promesso, un luogo unico in Italia, dedicato al racconto della storia di conquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese, ma anche del percorso di crescita etica e civile e di ripudio di ogni forma di violenza che ha reso grande la nostra città e che, ancora oggi, fa di Milano un punto di riferimento della coscienza nazionale”, sottolinea il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris.
“La Casa della Memoria sarà un nuovo spazio pubblico dedicato non solo al ricordo, alla testimonianza, al valore imprescindibile della riflessione sul nostro passato, ma anche a un presente più ricco e consapevole e a un futuro più solido e sicuro per le generazioni che verranno, grazie a un programma di attività culturali legate alla storia che ha reso Milano testimone e simbolo dei valori democratici su cui si fonda il nostro Paese”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. “Per questo all’inaugurazione seguirà domani, 25 aprile, una serata di letture, musiche e performance, curata da Andrea Kerbaker, centrata sulle parole dei protagonisti della letteratura del Novecento italiano che hanno saputo testimoniare i valori della Resistenza e l’obbrobrio del nazifascismo. Non solo, quindi, un mausoleo alla memoria di ha chi lottato per conquistare la libertà di cui oggi tutti noi godiamo, ma anche un luogo vivo e pulsante di attività e pensiero, a presidio della democrazia”.