Vittoria. Tearing down boundaries, un progetto Erasmus +
Vittoria, 26 maggio 2015 – Organizzato dalla Diaconia Valdese di Torre Pellice, in provincia di Torino, in collaborazione con la Casa Valdese di Vittoria, che da oltre un anno gestisce il progetto comunale di accoglienza per adulti richiedenti asilo e rifugiati (Sprar)si è svolto a Vittoria lo scambio giovanile “Tearing down boundaries” finanziato dal Programma europeo Erasmus +.
Lo scambio giovanile è iniziato domenica scorsa, 17 maggio 2015, con l’arrivo di giovani dai 18 ai 25 anni provenienti da Finlandia, Francia, Giordania, Italia, Libano, Tunisia, Turchia e Ungheria, per un totale di 44 partecipanti, tra cui richiedenti asilo e rifugiati accolti dalle strutture valdesi di Vittoria e Torre Pellice, e si concluderà oggi, martedì 26 maggio 2015.
“Il progetto Sprar, realizzato in collaborazione con gli enti attuatori Casa evangelica valdese ed Associazione Diritti umani – dichiara l’assessore ai Servizi sociali, Francesco Cannizzo – è tra quei progetti finanziati con fondi del Ministero dell’Interno ai quali partecipa il Comune. Grazie alla progettualità anche in materia di immigrazione, riusciamo ad ottenere risorse e riconoscimento nazionale rispetto alle azioni ed alla bontà dei progetti legati all’immigrazione ed ai diritti civili. I giovani di “Tearing Down Boundaries” avranno l’opportunità di ampliare il loro bagaglio di competenze utili a favorire la loro futura occupabilità a livello nazionale, europeo ed internazionale, anche attraverso la conoscenza e la partecipazione ad altre opportunità del programma Erasmus +. Il progetto, inoltre, fornirà agli operatori giovanili l’opportunità di stabilire e consolidare nuove partnership operative transnazionali ed accrescere le competenze spendibili nel loro lavoro quotidiano”.
“All’interno degli eventi organizzati dall’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica istruzione di Vittoria sul tema dell’educazione alla legalità – ha aggiunto l’assessore alla Pi, Gaetano Bonetta – protagonista sarà la forte vocazione all’incontro e al dialogo fra culture, tradizioni e confessioni religiose. A rafforzare questa progettualità interculturale, l’assessorato si propone fattivamente come agente di una socializzazione e di una integrazione che avranno luogo nei giorni della Legalità mediante forme artistiche e discussioni aperte sullo sfondo di una comunità realmente pluralistica e solidale”.
“Il Mediterraneo, oggi più che nel passato – spiega Debora Boaglio, coordinatrice del progetto – si conferma un’area di grandi flussi migratori dove si affacciano paesi di emigrazione, immigrazione e transito. Negli ultimi anni nei Paesi del sud-est mediterraneo si è verificato un importante cambiamento: pur essendo storicamente paesi di emigrazione e ancora fortemente coinvolti in questo fenomeno, sono ormai meta anche di immigrati, il più delle volte in transito o in fuga da aree di crisi. Le guerre, le dittature e i conflitti civili continuano a provocare massicci movimenti migratori che coinvolgono a diverso titolo tutti i paesi europei e del Mediterraneo. È necessario interrogarsi su come gestire cause e conseguenze di questi movimenti migratori, tanto di più oggi che l’Europa sta affrontando un’importante crisi economica che ha provocato un aumento della xenofobia e del razzismo; in queste condizioni assistere a percorsi di inclusione sociale e integrazione riesce sempre più difficile. Le otto delegazioni, rappresentanti organizzazioni non governative europee e dell’area mediterranea, si stanno confrontando su temi quali diritti umani, confini, inclusione sociale, integrazione, tolleranza e partecipazione giovanile. Gli obiettivi di questo progetto sono l’accrescimento della conoscenza sulle tematiche dei Diritti umani, l’inclusione sociale e la sensibilizzazione sul tema delle migrazioni”.