Terrorismo. Tarquinio (Cri): “Occorre linea condivisa”
Roma, 27 giugno 2015 – “E’ grave, oltre che preoccupante, che occorrano stragi come quelle consumatesi anche ieri per riportare al centro del dibattito pubblico e politico temi e problemi da troppo tempo irrisolti. E al ripetersi ciclico di avvenimenti così drammatici, ci accorgiamo che le istituzioni internazionali, a cui sempre più demandiamo la nostra sovranità, specie in politica estera, sono ben lontane dal produrre risposte risolutive. L’Isis è alle porte dell’Europa, e si ramifica nelle società occidentali. È responsabile, con la destabilizzazione politica che ha prodotto nei Paesi africani, della pressione migratoria che spinge sulle nostre coste. Eppure l’impressione è che si brancoli nel buio su quale sia la soluzione per estirpare o contenere questo male. E se prestiamo attenzione al nostro dibattito interno, la situazione non è meno deprimente. Posizioni colorite lasciano il posto alla cedevolezza più irragionevole, senza che né il governo né alcuna forza politica riescano a coagulare un consenso parlamentare tale da offrire una linea ferma, condivisa sulla quale costruire un’asse internazionale che intervenga, finalmente, sulle fabbriche della morte e del terrore. Non basta suddividere aritmeticamente i migranti tra i Paesi Ue per gridare vittoria, nè considerare risolto un problema che genera trasformazioni politiche e culturali che ci rifiutiamo di comprendere nella loro pericolosità. Fare questo equivale a fare mistificazione. Ci auguriamo, che il governo Renzi assuma una leadership interna e internazionale che muti l’atteggiamento fino ad ora inconcludente dell’Europa”. Così il sen. Lucio Tarquinio dei Conservatori e Riformisti italiani.