Scicli e il caso Truncafila. Lettera aperta dell’on. Ragusa ai tre commissari straordinari: “Si acceleri per realizzare il parco extraurbano”
La discarica per rsu in contrada Truncafila, l’on. Ragusa: “Da sempre mi batto per scongiurare questa ipotesi. Chiediamo ai tre commissari straordinari di Scicli di valutare con attenzione il percorso per la realizzazione nel sito di un parco extraurbano attraverso l’utilizzo di fondi comunitari. Il progetto è già disponibile”
Scicli, 1 settembre 2015 – L’on. Orazio Ragusa, da sempre contrario alla creazione di una discarica per rifiuti solidi urbani a Truncafila, dove un tempo sorgeva una cava d’argilla, prende atto con soddisfazione che anche i commissari straordinari del Comune di Scicli si sono schierati in tale direzione. Allo stesso tempo, però, i commissari, questo almeno quanto riportano alcuni organi di stampa, avrebbero stretto degli accordi con il Consorzio per le autostrade siciliane allo scopo di garantire il conferimento di detriti e materiale inerte derivante dalla lavorazione dei lotti che da Rosolini conducono sino a Modica. Ecco perché l’on. Ragusa ha inviato una lettera aperta ai tre commissari chiedendo la massima attenzione sulla delicata questione. “Se il sito – scrive l’on. Ragusa – non dovesse essere colmato completamente con i detriti, l’antica e pur sempre valida idea di realizzare un parco extraurbano in zona rischierebbe di rimanere congelata per chissà quanto tempo ancora. E, invece, sarebbe opportuno, per realizzare questo progetto predisposto grazie al fattivo aiuto di alcune associazioni sciclitane che hanno consegnato alla allora Amministrazione comunale della città un elaborato a titolo completamente gratuito, intercettare gli opportuni finanziamenti al fine di dare corpo e sostanza all’ipotesi in questione. Per quanto mi riguarda, mi sono sempre battuto affinché questo sito non si trasformasse in una discarica per rifiuti solidi urbani. E dobbiamo trovare tutte le strade praticabili affinché ciò avvenga”. Tra l’altro, nei mesi scorsi, lo stesso on. Ragusa, durante un incontro con il commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Dario Cartabellotta, alla presenza del presidente del Consiglio comunale di Scicli e di alcuni consiglieri comunali, aveva ottenuto dallo stesso Cartabellotta l’assicurazione che il sito sarebbe stato escluso dall’elenco delle aree disponibili per la realizzazione di discariche per rsu. “A distanza di mesi, però – continua l’on. Ragusa – non sappiamo che fine abbia fatto quel proposito e, per questo motivo, chiediamo al commissario Cartabellotta, che sappiamo essere molto attento a tutte le vicende spinose che riguardano l’area iblea, di conoscere se è stato dato un seguito all’impegno assunto”. Per quanto riguarda Truncafila, l’on. Ragusa precisa ulteriormente che se, in seguito alla convenzione tra Comune di Scicli e Cas, il sito non sarà coperto in maniera completa dai detriti, resterà una cava a cielo aperto per chissà quanto tempo anche perché il lotto 9 dell’autostrada, quello che dovrebbe essere effettuato in territorio di Scicli, non è ancora coperto da alcuna forma di finanziamento. “Ecco perché sostengo l’idea – aggiunge l’on. Ragusa – visto che il Comune ha condiviso l’idea del parco extraurbano, di ricorrere ai fondi comunitari. La legge parla chiaro. Non è possibile realizzare discariche per rsu a meno di cinque chilometri di distanza da un centro abitato come, invece, accadrebbe in questo caso. Inoltre, invito i sindaci componenti della Srr a riflettere con molta attenzione sulla decisione che contempla la realizzazione di un sito con le suddette caratteristiche. Anche perché una discarica per rsu collocata nell’area iblea potrebbe diventare, visti i chiari di luna, al servizio dell’intera regione siciliana. E non vorremmo che il nostro territorio diventi luogo prediletto in cui conferire la spazzatura di tutta l’isola. In più, auspichiamo che il Governo regionale acceleri i processi per fare in modo che i rifiuti si trasformino in energia, così come accade ormai in numerose parti d’Italia. Soltanto così potremo approcciare il problema in modo davvero innovativo”.