Autostrada Sr-Rg-Gela. Dipasquale: “I parlamentari del territorio non invitati alla firma del protocollo. Qualcuno si è imbucato”
RAGUSA – Ieri mattina la firma del protocollo di legalità sui lavori dell’autostrada Siracusa – Ragusa – Gela. L’on. Nello Dipasquale, deputato regionale del Partito Democratico, spiega le motivazioni della sua assenza. “Anche se di certo non si è sancito il futuro dell’autostrada del Sud Est siciliano, la firma del protocollo in Prefettura era talmente importante … da non aver ritenuto di invitare i parlamentari del territorio. Gli stessi parlamentari, e la collettività sa bene gli interventi che assieme ad altri colleghi anche su questa infrastruttura ho portato avanti sollecitando la Regione, che hanno lavorato proprio per sbloccare intanto l’appalto al Cas e consentire di avviare i lavori per i primi chilometri di autostrada in provincia di Ragusa. Ecco perché sono costretto ad intervenire pur non volendo fare polemica soprattutto con il prefetto, persona che stimo e che è seria. Ma non vorrei che passasse il messaggio che oggi i parlamentari del territorio fossero disinteressati rispetto ad un momento comunque rilevante come la firma del protocollo di legalità. Ebbene, è giusto che la cittadinanza sappia che il prefetto ha rivolto l’invito ad essere presenti solo ed esclusivamente ai sindaci dei Comuni interessati dal passaggio dell’autostrada, al sindaco del Comune capoluogo soprattutto per un fatto di ospitalità e al ministro Alfano. Così mi è stato comunicato dal prefetto stesso, e sfido chiunque a dire il contrario, in un incontro che ho chiesto venerdì scorso. Quando ho saputo dell’incontro di oggi, mi sono infatti premurato di sapere se come parlamentari fossimo stati invitati. E per tale ragione ho incontrato il prefetto che mi ha detto di aver fatto questa scelta. Una scelta cui mi sono attenuto secondo un metodo che ho apprezzato. Stamani, come riportano i primi resoconti giornalistici, alcuni parlamentari c’erano ugualmente. Mi sono reso conto che il prefetto si sarà trovato in difficoltà, perchè sebbene non fosse stato invitato nessun parlamentare, qualcuno si è voluto imbucare, un po’ come quando gli adolescenti vanno alle feste di compleanno dei compagnetti di classe. Qualcuno potrebbe dirmi perché anche io non mi sia imbucato. Beh, io non lo facevo nemmeno quando avevo 14 anni. Rilevato ciò, è dunque giusto che la comunità iblea sappia che non ci sono stati parlamentari più bravi e più attenti ma c’è stato chi, pur di non rinunciare ad una bella passerella televisiva e fotografica, ha scelto l’arte del sapersi imbucare anche ad una cerimonia istituzionale a cui non si è stati volutamente invitati“.