Acate. Primi risultati delle analisi sull’acqua del Ragoleto. “Per il Movimento 5 Stelle sarebbe inquinata”. Riceviamo e pubblichiamo.
Redazione Due, Acate (Rg), 11 novembre 2015.- «L’acqua in esame, allo stato attuale, non presenta adeguate caratteristiche microbiologiche per essere destinata al consumo umano» Queste le conclusioni espresse dal laboratorio di analisi chimiche che ha esaminato l’acqua della diga del Ragoleto che il sindaco ha qualche giorno fa incautamente immesso nell’impianto idrico di Acate. “L’acqua presentava un colorito giallo verde, molto chiaro, per la presenza di alghe” e ancora “il campione presenta il superamento dei limiti per quanto concerne il parametro Ammoniaca”. Dai dati si evince poi la presenza di un’elevata percentuale di Escherichia Coli, una particolare specie di batteri localizzata nell’ultima parte dell’intestino dell’uomo e degli animali a sangue caldo (nelle feci per intenderci) che è in grado di produrre quattro tipi di tossine e può provocare insufficienza renale e patologie ad essa correlate. L’allarme, che il M5S Acate aveva lanciato subito dopo l’inaugurazione, si è rivelato dunque appropriato. Il vice sindaco Li Calzi, che ha parlato di “falsi prelievi” e di “passerella mediatica”, il sindaco Raffo, che ha sbeffeggiato il nostro operato e ritenuto inutili le nostre preoccupazioni, l’assessora al turismo Cutrera, che ha definito l’acqua potabile, dovranno adesso dare conto, per la loro negligenza, in primis a tutti cittadini acatesi, e poi alla Procura delle Repubblica a cui presenteremo un esposto. Precisiamo inoltre che “l’allaccio simbolico” di cui parla il Sindaco equivale in realtà ad una immissione di acqua nelle condutture pari a 1 MILIONE E 140 MILA LITRI! Dato anche questo ampiamente documentabile. La gravità dei fatti appena descritti è invece inquantificabile, non servono altri fallimenti per chiedere definitivamente le fine anticipata di questa esperienza amministrativa e liberare Acate da questa disgrazia chiamata Franco Raffo.