25 Novembre 2024

ITALREPORT

Quotidiano on-line

Straordinaria messa in scena a Ragusa di “finale di partita” di Beckett

Tre giorni di teatro dell’assurdo con la compagnia g.o.d.o.t. Ponendo domande e riflessioni sul futuro di un’umanita’ ormai consumata

RAGUSA – “Il teatro dell’assurdo” della Compagnia G.O.D.O.T riesce ad attirare il pubblico ragusano per la rassegna teatrale “Palchi Diversi”. Sono stati tre giorni di spettacolo e di grande coinvolgimento al teatro Ideal di piazza Libertà a Ragusa dove è andata in scena “Finale di partita” di Samuel Beckett, opera teatrale in un solo atto ambientata in un rifugio post- atomico. “Finale di partita” è una frase che si rifà al gioco degli scacchi quando una delle fasi di gioco è caratterizzata dall’esiguo numero di pezzi rimasti. Come su una scacchiera, anche sul palco sono pochi i personaggi tra cui Hamm, colui che non è più alla ricerca di alcun senso, interpretato da Vittorio Bonaccorso, che ha curato anche la regia dello spettacolo. Sul palco, inoltre, il giovanissimo Giuseppe Arezzi, Federica Bisegna e Giancarlo Iacono che hanno interpretato magistralmente gli altri personaggi portati all’esasperazione da Beckett, quasi elementi di contorno di una Umanità scomparsa, in attesa anch’essi di scomparire non ponendosi ormai alcuna domanda sul futuro. In questo contesto “assurdo” il significato dell’esistenza non ha più senso, anzi ci si aspetta di morire, si vuole morire e si desidera la morte dei propri cari, rinchiusi in contenitori di spazzatura, pieni, anche loro, solo di un non-senso apatico e nulla più. Fuori dalla finestra solo lontani spiragli di luce e distruzione. Il niente predomina la scena. Niente sono i gesti del servitore Clov, niente le parole di Hamm nel tentativo di inventare una storia, niente sono i mobili o gli arredi ridotti ad una sveglia, una cornice, una scaletta, un cane di stoffa, una sedia a rotelle e due bidoni da spazzatura. Forse la stessa atmosfera Samuel Beckett dovette riscontrarla quando si accinse a scrivere quest’opera, all’indomani della fine della seconda Guerra Mondiale e soprattutto degli stermini che la contraddistinsero. In “Finale di partita” , infatti, ci sono solo personaggi isolati, cristallizzati in un tempo che non esiste e nel nulla; qui vivono i loro giorni sempre uguali con un rituale monotono, ossessivo, inutile sotto tutti gli aspetti. Interpretazione da grande attore di teatro per Vittorio Bonaccorso nei panni di Hamm, che come un cattivo giocatore cerca di rinviare la fine inevitabile. Grande la soddisfazione anche per l’interpretazione di Giuseppe Arezzi, giovane allievo della Compagnia G.o.D.o.T. nei panni di Clov, che ha dimostrato la sua grande versatilità teatrale frutto di tanti anni di studio e lavoro. Bravissimi anche gli altri protagonisti in scena come l’attrice Federica Bisegna, che ha donato un’interpretazione sognante, delicata, malinconica come richiesta il testo, e l’attore Giancarlo Iacono, la cui comicità innata riesce a trasparire, anche nel dover rappresentare un’ironia amara rispetto alle drammatiche vicende. Una scommessa riuscita, quella del regista Vittorio Bonaccorso che con quest’opera di Beckett ha coronato un suo sogno. Con questo spettacolo, infatti, si chiude la trilogia dell’assurdo iniziata con “Le sedie “di Ionesco e poi con “L’aumento” di Georges Perec a cui si è aggiunto in estate anche “Il Marinaio”, dramma statico di Fernando Pessoa che sarà rappresentata a febbraio 2016, dopo l’esordio al museo di Camarina. “Finale di partita” è stata un’impresa ardua, non solo per il tipo di recitazione necessaria ma anche per la comprensione del testo da far recepire al pubblico. Entrambe le cose però sono ben riuscite, segno di una grande apertura mentale per il teatro. Sponsor della rassegna “Palchi DiVersi” 2015/2016 sono la Banca Agricola Popolare di Ragusa ed il Gruppo Ergon oltre al patrocinio del Comune di Ragusa. Quest’anno sarà possibile effettuare degli abbonamenti totali o parziali per la rassegna di “Palchi DiVersi” o anche misti in collaborazione con gli spettacoli musicali di “Sicilia e Musica”.

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