23 Novembre 2024

ITALREPORT

Quotidiano on-line

La Senatrice Padua su crisi agricola

LA CRISI AGRICOLA NELLA FASCIA TRASFORMATA, LA SEN. PADUA SOLLECITA IL MINISTRO MARTINA A UN INCONTRO SUL TERRITORIO E, ASSIEME AD ALTRI SEI COLLEGHI, PRESENTA UNA INTERPELLANZA PER CHIEDERE AL GOVERNO NAZIONALE DI ATTIVARE UNA MORATORIA SUI DEBITI DEI PRODUTTORI DELLA DURATA DI ALMENO TRE ANNI

La senatrice Venera Padua, assieme ad altri sei colleghi siciliani, ha presentato una interpellanza urgente al ministro delle Politiche agricole, al ministro dello Sviluppo economico e a quello dell’Economia e delle Finanze per ottenere risposte decise e improcrastinabili sul comparto agricolo della fascia trasformata siciliana che versa in una situazione di grave crisi come testimonia anche la protesta tenutasi sabato mattina dinanzi ai cancelli del mercato ortofrutticolo di Vittoria. “Ho sollecitato – chiarisce la senatrice Padua – il ministro Maurizio Martina a partecipare a un incontro sul nostro territorio per rappresentare lo stato di disperazione in cui versano i produttori agricoli mentre domani presenteremo questo documento in cui si avanzano una serie di richiese importanti”. Nell’interpellanza, infatti, si chiede ai tre ministri se non ritengano necessario e non procrastinabile che il Governo si adoperi urgentemente per porre in essere un provvedimento di sospensione, anche su domanda, per la durata di tre anni che riguardi la riscossione di tutti i debiti generati in agricoltura (cartelle Serit, debiti Inps, Inail, Conto dipendente, etc.) in tutto il territorio della regione Sicilia e delle procedure di esecuzione a questi eventualmente collegati. E, ancora, se non ritengano di doversi attivare affinché nella medesima regione siano sospesi i procedimenti penali derivanti dall’omesso versamento di imposte e tributi. Inoltre, la Padua e gli altri sei senatori chiedono quali altri provvedimenti intendano porre in essere per scongiurare i pericoli paventati di crollo di un intero comparto con i disagi sociali ad esso collegati. “Sappiamo che ormai da tempo – aggiunge l’esponente del Partito Democratico al Senato – il comparto agricolo in Sicilia è colpito da una crisi senza precedenti, che dura ormai da diversi anni, ma che nel corso del 2015 ha registrato punte di gravità assoluta. E sappiamo che i prezzi di vendita dei prodotti agricoli, già estremamente penalizzanti per i produttori, sono crollati in diversi mercati ortofrutticoli della nostra regione. I prodotti della cosiddetta fascia trasformata (primizie di ortofrutta sottoserra, pomodoro ciliegino, melenzane, zucchine) sono stati venduti per pochissimi centesimi. Le cause di tale disastrosa situazione sono note ormai da tempo e riguardano soprattutto l’invasione di prodotti agricoli provenienti da paesi terzi nei nostri mercati, rispetto ai quali gli agricoltori siciliani, pur offrendo un prodotto di maggiore qualità e maggiore sicurezza per la salute, non riescono a sostenere la concorrenza. Gli accordi euromediterranei che negli anni sono stati stipulati dai governi italiani e che si sono tutti e sempre rivelati perniciosi per l’agricoltura siciliana, prevedono clausole di salvaguardia per il paese contraente che dovrebbero scattare nel momento in cui si palesa che l’accordo provoca danni evidenti all’economia agricola”.

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