Ex province: a rischio i patti per Palermo e Catania
Nuovo altolà del governo nazionale sulla questione delle Città metropolitane. E la Cisl alza la voce: governo regionale e Ars garantiscano la piena e democratica governance dei nuovi enti locali nel quadro dell’assetto istituzionale nazionale ed europeo
“La vicenda dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane rischia di essere una barzelletta se non ci fossero in gioco servizi fondamentali per il territorio e il destino di 5.400 lavoratori più un migliaio delle Partecipate”. A dirlo Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia, alla notizia che i patti per Palermo e per Catania, annunciati ieri dal premier Renzi, possano saltare proprio a causa della situazione caotica in cui il settore versa. Un avviso piombato come una bomba, oggi, sulle due più grandi aree metropolitane siciliane, dopo che ieri Palazzo Chigi, con una nota del sottosegretario Gianclaudio Bressa, aveva informato il governo regionale della determinazione di Roma a impugnare dinanzi alla Consulta la norma sul sindaco metropolitano, della legge regionale. Ora, da Palazzo Chigi il nuovo altolà comunicato stavolta con una lettera del sottosegretario Claudio de Vincenti. Orlando e Bianco, osserva il governo nazionale, non rappresentano i territori metropolitani: si facciano dare subito delega dai sindaci del comprensorio. Sennò, non se ne fa niente. La Cisl alza la voce: “È necessario e urgente – afferma Milazzo – che governo regionale e Ars si muovano garantendo la piena e democratica governance delle nuove istituzioni locali nel quadro dell’assetto istituzionale nazionale ed europeo”. E devono farlo subito, rimarca, “non si può andare avanti con la commissariomania. La logica dell’emergenza non si sposa con quella dello sviluppo e della programmazione del buon governo”. Insomma, per il sindacato “non si può derogare al termine del 30 settembre, di scadenza dei commissari dei nuovi enti”. A meno che, sembra dire la Cisl, non si scelga di proseguire sulla strada dell’approssimazione e dello stallo, mettendo a rischio il futuro di lavoratori, servizi. E ora anche quello dei due patti. È contro questa cultura politica dell’improvvisazione, della rissa e del tirare a campare, che “Cgil, Cisl e Uil scenderanno in piazza sabato 7 maggio con una grande manifestazione regionale che si terrà a Palermo”, ricorda la Cisl.