Modica. Commemorati i 95 anni dall’Eccidio di Passo Gatta
Con le istituzioni e il sindacato presenti gli studenti della “E. De Amicis”
MODICA – Il 95° anniversario dell’Eccidio di Passo Gatta (29 maggio 1921/2016) è stato celebrato questa mattina nel corso di una manifestazione promossa dal Comune e dalle confederazioni sindacali Cgil,Cisl,Uil di Modica e alla quale ha partecipato una classe della seconda media dell’Istituto “E. De Amicis” di Modica Alta accompagnata dal corpo insegnante.
Il corteo preceduto dalla Civica Filarmonica di Modica e dal gonfalone della città ha visto la partecipazione del vice sindaco Giorgio Linguanti (il sindaco Abbate impegnato in un appuntamento istituzionale a Palermo), dell’assessore alla Cultura,Orazio Di Giacomo, del presidente del consiglio comunale, Roberto Garaffa, e dei rappresentanti della Cgil, con Enzo Campioni, della Cisl, con Tonino Aprile e Salvatore Cataldi, della Uil, con Peppino Ruta che ha coordinato gli interventi. Presente anche l’ordine degli Architetti di Ragusa con il consigliere Sebastiano Maucieri.
Una corona d’alloro è stata deposta a nome di Cgil,Cisl,Uil nella lapida rievocativa in Via Roma e un’altra da parte dell’amministrazione al monumento rievocativo la strage opera dello scultore Giovanni Blandino.
Sull’importanza dei valori che trasmette l’evento si sono soffermati il presidente, Garaffa, che ha evidenziato come la democrazia e la libertà non sono conquiste per sempre ma vanno tutelate e conservate giorno dopo giorno e il sacrificio delle vittime dell’Eccidio di Passo Gatta ne sono una testimonianza esemplare. Il prof. Giovanni Di Rosa a nome di Cgil,Cisl,Uil ha contestualizzato storicamente il tragico fatto che determinò la morte di sette persone per mano fascista e del ferimento grave di altri lavortatori della terra. La celebrazione, ha aggiunto, non deve essere un fatto rituale ma bensì sostanziale perché possa continuare a rimanere di esempio alle giovani generazioni per mantenere viva la democrazia e con essa la libertà individuale e collettiva. Sulla strada rimasero i corpi di quattro manifestanti (sette compresi quelli che moriranno in seguito alle ferite riportate) e un numero imprecisato di feriti. I morti furono Vincenzo Carulli, di 21 anni, Raffaele Ferrisi, 33 anni, Agostino Civello, contadino di 42 anni; Rosario Liuzzo, contadino, di 22 anni. Rimasero feriti Michele Armenia contadino di 26 anni (ferita d’arma da fuoco a un braccio), Carmelo Polara (ferita di striscio alla palpebra sinistra), Giovanni Magno di 16 anni (ferita d’arma da fuoco alla coscia), Arturo Lamonica di 14 anni (contusioni alla regione inguinale), Antonino Caccamo contadino di 47anni, (ferite alla testa) tra i manifestanti.
Presente alla manifestazione il 102enne Rosario Zocco che, allora bambino di sette anni, fu testimone di quei tragici eventi: una manifestazione sindacale per una vertenza legata alla conquista della terra da parte dei braccianti e dei contadini che sfociò in una strage rimasta ancora oggi impunita.
La serie degli interventi si è chiusa con il Vice Sindaco Linguanti che ha posto l’accento sulla necessità di mantenere alto il ricordo di quel tragico evento perché sia da monito contro ogni tipo di violenza che in questo caso soffocò nel sangue il legittimo reclamo di diritti fondamentali come il lavoro e la libertà da parte dei contadini. La presenza degli studenti è un’occasione per mettere punti fermi ad una memoria che fa parte dell’identità storica, ha concluso, di questa città e della comunità che ci vive.