Femminicidio. Criminologa Mary Petrillo: “Necessità di dimostrare che non tutti gli uomini sono violenti”
La criminologa Mary Petrillo, docente del master in criminologia all’UniCusano e componente del Gruppo di Lavoro sulla violenza nelle relazioni intime promosso dall’Ordine degli Psicologi del Lazio, sta svolgendo una ricerca, con altri suoi colleghi, sulla valutazione e gestione del rischio di recidiva di violenza. Alla trasmissione “La storia oscura”, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, la dott.ssa Petrillo ha spiegato che “c’è necessità di dimostrare che non tutti gli uomini sono violenti ed è importante considerare diverse variabili di tipo relazionale, culturale, e chi è violento non lo è allo stesso modo di un altro, ognuno è mosso da dinamiche interne diverse, infatti, può accadere che un uomo che non ha mai messo in atto un comportamento violento ad un certo punto, invece, lo faccia, vi sono, poi, invece, uomini che agiscono in modo violento in maniera sistematica e lo fanno sempre con tutte le loro partner, è chiaro che tale dinamica comportamentale fa chiaramente intendere che vi sia una problematica di natura patologica, non psichiatrica. Questa analisi sul violento è molto importante, in quanto per alcuni soggetti, come prevede la legge sul “femminicidio”, sono previsti programmi di trattamento, che a nostro parere devono essere individuali e non simili ed uguali per tutti altrimenti si rischia che questi interventi risultino poi inefficaci. Spesso ci si chiede perché una donna non interrompa una relazione violenta ed in questo caso la letteratura scientifica ci fornisce diverse spiegazioni è importante capire che non tutte le vittime di violenza lo sono per le stesse motivazioni, molto dipende dal tipo di relazione, dalla situazione psicologica in cui si trova la vittima, può dipendere da motivazioni sociali, economiche, culturali e capire ciò può aiutarci a capire il motivo,per il quale la donna rimane in questo tipo di relazione e quindi scegliere quali possano essere i migliori interventi adattandoli caso per caso”.