Partecipato l’incontro con Michela Marzano che ha presentato il suo libro “Papà, Mamma e Gender”
RAGUSA – Michela Marzano, con fare ironico, leggero, ma al contempo chiaro e pregno di significati, ha presentato alla sala Avis di Ragusa il suo libro ‘Papà, Mamma e Gender’, nell’ambito dell’iniziativa promossa da Agedo, associazione di genitori, parenti ed amici di persone Lgbti.
A condurre è stato il dottor Biagio Guastella.
Nel corso del partecipato incontro, Michela Marzano ha spiegato, leggendo anche alcuni passi del suo libro, come lo spauracchio della cosiddetta “ideologia gender”, sia nato dall’aver volutamente confuso il piano descrittivo (le differenze biologiche e genetiche tra uomo e donna) e il piano valutativo (l’uguaglianza tra esseri umani in termini di valori).
Con semplicità e freschezza, l’autrice e filosofa è riuscita a trasmettere ad una platea particolarmente attenta, le differenze esistenti tra l’identità di genere, l’orientamento sessuale, le pratiche sessuali e gli stereotipi di genere: proprio tali concetti sono stati, infatti, (volutamente?) mescolati al fine di disseminare panico e disinformazione tra la popolazione.
L’autrice ha rassicurato sul fatto che nessuno ha mai tentato di decostruire l’identità di genere (cioè la percezione precoce profonda e duratura di se stessi come maschio o femmina), ed ha ribadito, ovviamente con sostenute argomentazioni, che non è possibile modificare l’orientamento sessuale, dato che esso non è passibile di scelte arbitrarie, ma è semplicemente un modo di essere.
“Ho voluto anche scrivere questo libro – ha dichiarato la Marzano – per fare un po’ d’ordine sulle parole. Non possiamo cancellare la sofferenza ma arginarla con l’utilizzo di parole corrette. L’orientamento sessuale è un pezzo di ciò che si è, non si sceglie, fa parte del nostro essere, dunque non è qualcosa da cambiare o da correggere. Se non nominiamo in modo corretto, generiamo sofferenza creando discriminazione sull’orientamento sessuale. Il tentativo originario è quello di scardinare quegli stereotipi di genere, alla base delle differenze valoriali e culturali tra uomo e donna, che all’estremo conducono a sempre più feroci spirali di violenza”.
Infine Michela Marzano ha fatto un cenno ai recenti fatti politici italiani, con il ddl Cirinnà.
“Un ddl passato monco – ha spiegato la filosofa – in cui qualunque riferimento alla ‘famiglia’ è stato stralciato, confermando la differenza tra la famiglia cosiddetta tradizionale e ciò che rappresenta, invece, l’unione civile. L’altra questione ha riguardato lo stralcio del punto sulla stepchild adoption, letteralmente adozione del figlio del compagno/a, che si riferiva esclusivamente all’adozione del figlio naturale del compagno/a, e non certo, come artatamente diffuso largamente, ipotesi di maternità surrogata o utero in affitto”.
In generale con questo ddl non si è affermato il principio egalitario tra coppie omosessuali e coppie eterosessuali, ma ancora una volta sono state sottolineate le differenze.