Insieme per Acate: “Depuratore comunale, rifiuti solidi urbani, atto secondo”. Riceviamo e pubblichiamo.
Redazione Due, Acate (Rg), 6 luglio 2016.- Il presente comunicato costituisce il prosieguo della telenovela tragicomica alla quale ci ha abituato il sindaco Pinocchio con le sue esilaranti apparizioni televisive ove tutto è presente tranne la intelligente comprensione delle cose che dice. Nella intervista del Sindaco Pinocchio, sinteticamente riportata nel nostro precedente comunicato, tra le altre balle, lo stesso ebbe a dire che a fronte della soluzione studiata dall’amministrazione per risolvere il problema del depuratore (ovverosia con l’affidamento a privati dell’ammodernamento e successiva gestione del depuratore per venti anni ) l’Opposizione consiliare ,per malefica volontà distruttiva, aveva risposto picche mandando a fondo il progetto proposto dal sindaco. Quale è invece la incontrovertibile realtà dei fatti? La delibera proposta del sindaco Raffo al Consiglio Comunale per l’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche era totalmente fuori legge in quanto in contrasto con la legge regionale dell’11 Agosto 2015 ed alla successiva deliberazione n.474/2015 dell’Autorità per il Sistema Idrico. In effetti,per potere cominciare a parlare di inserimento di un’opera pubblica relativa agli impianti idrico-fognari-depurativi di rifiuti urbani necessitava prima approvare : a) Programma degli interventi per il 2016-2019 per il raggiungimento almeno dei livelli minimi del servizio idrico fognario depurativo nel territorio nonché per il soddisfacimento della complessiva domanda dell’utenza; b) Predisposizione del Piano Tariffario predisposto secondo la legge e Circolare anzi citate il cui onere andrà a carico dei cittadini; c) Approvazione dell’aggiornamento del Piano Economico Finanziario del servizio che preveda il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario e,in ogni caso,il rispetto dei principi di efficacia,efficienza ed economicità della gestione,anche in relazione a eventuali investimenti programmati. Altro che approvazione della deliberetta proposta dal sindaco Raffo il quale evidentemente scambia la economia con la filosofia. Aggiungiamo che il Sindaco di Acate era stato diffidato dal Dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti in data 17.11.2015 ad approvare il nuovo metodo Tariffario Idrico entro il 30 Aprile 2016. Saremmo desiderosi di conoscere cosa ha fatto il Sindaco: naturalmente carte alla mano non pagliacciate televisive o comunicati stampa. E non è ancora finita!!! Se il Consiglio comunale avesse approvato l’inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche della delibera di affidamento in project financing dell’adeguamento del depuratore, il Comune si sarebbe caricato una ulteriore spesa di redazione del progetto preliminare relativo al depuratore già da anni redatto dalle amministrazioni precedenti. Infatti, il progetto preliminare di adeguamento del depuratore da parte della ditta privata altro non è che un doppione di un analogo progetto preliminare già proposto dal Sindaco Caruso che prevedeva un costo di euro 981.000. Aggiungiamo, per rispetto della verità, che oltre a tale progetto, il Sindaco Caruso aveva proposto un progetto preliminare di realizzazione dell’impianto fognario e depurativo a Marina di Acate dell’importo di euro 2.000.000. Soggetti attuatori di tali interventi erano l’ATO di Ragusa ed il Comune di Acate. Non esistendo più l’ATO di Ragusa attualmente sostituito dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa, il Dirigente della Segreteria Operativa di quest’ultimo aveva trasmesso, in data 15 settembre 2015 una nota al Sindaco di Acate con la quale si procedeva alla ricognizione delle infrastrutture e programmazione degli interventi con relativo piano economico finanziario relativi ai due progetti preliminari al fine di aggiornare gli stessi ,evidentemente anche in vista di finanziamenti pubblici prima limitati ai Comuni sopra i 15000 abitanti ed oggi estesi a tutti. Ad una riunione tenutasi a Ragusa,su iniziativa del libero consorzio comunale per discutere sui problemi sopra esposti, il sindaco Pinocchio non risulta essere stato presente. A Questo Punto si Impone una considerazione finale. Perché tutta questa insistenza sull’affidamento del depuratore comunale a privati ? Perché si evitano volutamente le strade dei finanziamenti pubblici che lascerebbero la gestione del depuratore al Comune senza scaricare i costi degli interventi di adeguamento sui cittadini? Sentiamo puzza di bruciato!!
Il gruppo INSIEME