Palermo. Il Sindaco Leoluca Orlando alla preghiera interreligiosa per il 24° anniversario della strage di via D’Amelio
PALERMO – 19 luglio 1992, Palermo, via D’Amelio: la strage in cui morirono il giudice Paolo Borsellino ed i 5 agenti di scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.
Il loro sacrificio, nel 24° anniversario della morte, è stato ricordato con una preghiera interreligiosa che si svolta ieri pomeriggio presso la “Casa di Paolo” il centro di aggregazione e formazione realizzato da Salvatore Borsellino in via della Vetriera 57 a Palermo.
Presente il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha donato alla “Casa di Paolo” una copia della Torah, una del Corano e una dell’Itinerarium Rosaliae, ringraziando Rita e Salvatore Borsellino “per averci consentito di essere insieme in questa casa che è casa di tutti – ha detto il Sindaco – una casa in cui nessuno si sente invitato, perché tutti si sentono a casa propria”.
Riferito all’incontro interreligioso, Orlando ha detto che “non c’è fede nell’unico Dio se non vi è fede nel fatto che la vita è più forte della morte e che la vita va oltre la morte; fede che ognuno declina nelle maniere più diverse, così come ognuno declina il tema e la prassi della Misericordia, tema dell’anno giubilare e così tanto presente nella cultura islamica devota ad “Allah clemente e misericordioso”. Infine da Orlando un ringraziamento a Paolo Borsellino, “un palermitano straordinario che col suo sacrifico ci ha fatto vedere l’indicibile di questa città.”