Acate. “La morale dei pupi e dei pupari”. Nota del sindaco Francesco Raffo. Riceviamo e pubblichiamo.
Redazione Due, Acate (Rg), 12 gennaio 2017.- A seguito del documento, a firma del fantomatico gruppo “Insieme”, nato dalle ceneri del vile tradimento e di politicanti depressi e senza scrupoli, fortemente critico verso di noi per la nostra “Adozione della riduzione di un terzo delle indennità di carica”, urge evidenziare alcuni aspetti. A richiedere all’Ufficio di Ragioneria l’adozione di tale provvedimento, a seguito dello sforamento del Patto di Stabilità, è stato l’Assessore al Bilancio su propria iniziativa, pienamente condivisa dall’intera Giunta. Contrariamente a quanto avvenuto nel 2005 e 2006, allorquando il Comune di Acate ha sforato il Patto di Stabilità e nessuno ne ha parlato o si e ridotto l’indennità. Nessuna riduzione di indennità è stata effettuata anche nel 2012, quando l’Amministrazione, guidata da Caruso, ha dichiarato Bancarotta e tutti hanno continuato ad “acchiappari”; addirittura il sindaco Caruso, incurante della Bancarotta procurata al Comune e ai Cittadini, ha intascato anche l’indennità di buonuscita. Leggo con vivo stupore un articolo, pubblicato su “La Sicilia”, in cui l’Insieme (con chi, non è dato sapere) dà lezioni di moralità agli attuali amministratori. Premettiamo che si tratta di tre venduti al miglior offerente, che hanno elemosinato un posto nella lista esclusivamente per interessi personali. Infatti, alla prima occasione, hanno subito messo in atto l’arma del tradimento per un semplice “piatto di ceci” e per qualche “piacevole” notte mondana. Nelle loro esternazioni, forse, dimenticano che uno dei tre consiglieri, Silvia Terranova è moglie di Eliseo Campagnolo, ex consigliere, e amica di un vigliacco-puparo, tutti e due vili co-protagonisti della Bancarotta del 2012 e dell’Azzeramento dei Fondi Ministeriali degli Stipendi (che ancora qualche utile idiota cerca a noi) che hanno procurato in 5 anni al Comune un Buco di 14 Milioni di Euro. Non solo, la Silvia e il Licitra, sapientemente guidati dal marito e da due pupari, nostalgici della mangiatoia, si sono “candidati” con l’intento di annullare il nostro programma sulla Solidarietà e sulla Scuola. Infatti, attraverso una vera e propria congiura di palazzo, hanno fatto sì che venisse bocciata la proposta di acquisire ad un prezzo irrisorio la parte nuova dell’ex Collegio del Sacro Cuore. Una ingegnosa macchinazione, quella della signora Silvia Terranova, moglie dell’Eliseo, pizzaiolo presso un noto locale di un baronetto politico ragusano, per l’acquisto del Collegio da parte del padre e farne un centro di accoglienza di immigrati. Annullano, così, la sistemazione della Scuola Materna, la cucina per la mensa dei bambini, la Casa Albergo per i nostri anziani, l’accoglienza dei Bambini orfani, il Banco Alimentare per i disagiati (150 mila Euro l’anno del Ministero degli Interni), la sede dei Bambini disabili, ecc, ecc; cioè bruciano quello che per 3 secoli avevano fatto le Suore. E guadagni per il Comune e tanti posti di lavoro. Oggi si permettono di dare lezioni di moralità a noi e ci sfottono per la nostra decisione di ridurci l’indennità di carica, dimenticando che prima tutti gli amministratori hanno percepito l’indennità per intero, nonostante abbiano portato il Comune in una immane tragedia finanziaria. Dimenticano ancora, questi Pupi e Pupari, parassiti scartati dalla società, eletti nella nostra lista e presto vendutosi al nemico di turno, che nei primi due anni di attività amministrativa abbiamo volontariamente rinunciato a qualsiasi indennità, nonostante le difficoltà che comportano il lavoro e le spese a chi dalla mattina alla sera amministra la cosa pubblica e lotta quotidianamente per risanare le casse del Comune e garantire i servizi essenziali, senza avere un solo Euro. Hanno prosciugato tutto, lasciando macerie e disperazione. Miserabili!Respingiamo, quindi, queste vili insinuazioni, riservandoci di dare, nel tempo, le opportune risposte, con la serietà che ci contraddistingue, ai tre Pupi e ai tre Pupari che li manovrano, agli ex consiglieri e ad un povero ex segretario comunale che li guida, tutti inutili rimasugli della società e vigliacchi attori della rovina di Acate negli anni passati.
Il Sindaco
Prof. Franco Raffo