rino durante

28 ottobre 2014 – “E’ arrivato il momento, per l’area iblea, di compiere il salto di qualità”. Parole del deputato regionale Orazio Ragusa che sollecita la Camera di Commercio a svolgere il ruolo di cabina di regia in relazione ai percorsi strettamente correlati allo sviluppo economico. “Un primo passo da compiere per la Camera – dice ancora l’on. Ragusa – potrebbe essere quello di mettere tutti d’accordo in vista dell’Expo 2015. Da quanto ci risulta, sebbene i Comuni stiano cercando di organizzarsi, anche con il supporto della Regione, per potere contare su una partecipazione quanto più omogenea possibile all’evento, si riscontrano ritardi da un lato e fughe in avanti dall’altro. Quando, invece, occorrerebbe procedere in maniera compatta per garantire una visione granitica e compatta del nostro territorio nel contesto di una vetrina internazionale così importante e prestigiosa. La Camera di Commercio ha tutte le caratteristiche, tra l’altro contemplate anche dalla normativa, per potere esercitare sino in fondo questo ruolo propositivo. E noi ci auguriamo che si possa dare il via ad una strada fatta di concertazione che garantisca il raggiungimento degli auspicati traguardi”.  L’on. Ragusa fa anche il punto della situazione sul piano infrastrutturale. “Proprio nel momento in cui – aggiunge – l’aeroporto di Comiso ha cominciato a dare risposte di un certo tipo, non considerando che il suo rendimento ha ulteriori e ampi margini di miglioramento; nel momento in cui, per quanto riguarda il prolungamento dell’autostrada Siracusa-Rosolini, sino a Modica, i lavori hanno già preso il via mentre a breve potrebbero partire anche quelli del raddoppio di carreggiata della Ragusa-Catania; senza considerare che è già iniziato il percorso che potrebbe portare a breve le navi da crociera al porto di Pozzallo, circostanza che fornirebbe al territorio un altro valore aggiunto sul piano turistico; e non dobbiamo dimenticare, altresì, le caratteristiche delle nostre eccellenze agroalimentari (olio, vino, formaggi, cioccolato, giusto per citarne alcuni) e i risultati ottenuti dall’agricoltura iblea di qualità (gli ortaggi, in particolare, che possono contare su caratteristiche di sicuro rilievo perché, a differenza di altri Paesi, rispettano i disciplinari e quindi garantiscono risposte interessanti anche sul piano della salubrità) che ancora una volta riescono a catturare l’attenzione degli addetti ai lavori; insomma, in una fase storica in cui i nodi tanto attesi stanno venendo tutti al pettine, con la creazione di un quadro economico di ampio respiro, diversificato, in grado di rispondere alle continue sollecitazioni del mercato globale, sarebbe davvero un peccato non riuscire ad organizzarsi nella maniera più adeguata per assicurare la presentazione dell’area iblea, nella maniera dovuta, all’Expo 2015. Nel contesto di questo quadro, non dobbiamo dimenticare, inoltre, l’impegno che dovrà essere profuso nel campo della progettazione per intercettare i fondi strutturali della programmazione europea 2014-2020. Ma dobbiamo fare meglio che in passato. Anche in questo caso facendo rete. Potrebbe essere un treno che passa per l’ultima volta, almeno con riferimento alla Sicilia, e quindi è indispensabile salirvi sopra. Per quanto mi riguarda, fornisco sin da ora la mia disponibilità per supportare qualsiasi iniziativa che si intende portare avanti. Ma è chiaro che deve essere creato un opportuno sistema che garantisca questa presenza all’Expo nella maniera più dovuta, anche attraverso i percorsi già individuati e che tirano in ballo la Regione. Siamo già a novembre, però, e ancora non si ha chiaro il quadro di cosa dover fare per riuscire a trovare una risposta soddisfacente”.

 

Di Rino Durante

Rino Durante, giornalista professionista. Inizia la carriera giornalistica nel 1977 come collaboratore sportivo della redazione siracusana de "La Sicilia" diretta dall'allora caposervizio Pino Filippelli. Nel 1980 iscrizione all'albo dei giornalisti nell'elenco dei pubblicisti. Nei prima anni dell'attività è stato corrispondente da Siracusa de "La Gazzetta dello Sport", nominato dall'allora direttore Candido Cannavò. Dai primi Anni Ottanta viene nominato da Domenico Tempio corrispondente da Siracusa di Antenna Sicilia. Come cronista televisivo si occupa anche di cronaca nera, giudiziaria e politica. Settori di cui si occuperà in seguito anche come giornalista della carta stampata. Nel 1992 sostiene a Roma, con esito positivo, gli esami per giornalista professionista. Una volta andato in pensione Pino Filippelli, per decisione del direttore Mario Ciancio e dell'allora redattore capo centrale Domenico Tempio, assume la direzione della redazione siracusana de "La Sicilia". Nel giugno del 1996 viene trasferito a Ragusa, dove fino al dicembre 2010 svolge la propria attività giornalistica come caposervizio e responsabile della redazione provinciale iblea de "La Sicilia".

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