Aiello, un po’ “guerriero” un po’ “poeta”.
gianni di gennaro
Vittoria (RG), 31/10/2014 – Francesco Aiello, vittoriese “doc”, con un amore sfrenato per la sua Vittoria, da anni si cimenta (sono tante le pubblicazioni) in quella che definisce una delle sue passioni travolgenti: il piacere della scrittura, “svelando” una parte di se, a molti non nota.
Scrive sin dall’infanzia, poesie e poemi, opere apprezzate e condivise, persino dai critici più duri e scevri nei giudizi. Un guerriero che si trasforma in poeta come per incanto. Da oggi e per 5 giorni, vogliamo rendere noto questo suo poemetto inedito, intitolato:
ANGELI
*Siamo noi gli angeli
che ci accompagnano
quando il mondo si nasconde
nei giorni che non ci appartengono.
Siamo noi gli angeli
di queste periferie dimenticate,
nei muri che ci separano dentro le case,
siamo noi
nei buoni pensieri d’amore
o nello sdegno degli addii,
noi soli
prossimi alla morte,
sotto coperte rattoppate,
siamo noi
nei sonni stupefatti dei fanciulli,
negli orrori degli hangar diroccati,
nelle città disfatte.
Siamo noi gli angeli
nella finzione dei sipari,
nelle mode stravaganti
e le manie,
noi inconsapevoli
che il giorno è alla fine,
senza più riparo.
Siamo noi gli angeli
nell’attesa dei supplizi,
nei visi sformati
dal freddo e dagli anni,
siamo noi gli angeli
che giocano coi bimbi nelle strade
e ragionano coi vecchi,
che già pensano
ad andare.
Siamo noi gli angeli
che inducono ai rimpianti
e li annunciano passando,
siamo noi gli angeli.*