Misterbianco, tutto esaurito al teatro Mandela per Marco Corsaro sindaco
Misterbianco, tutto esaurito al teatro Mandela per Marco Corsaro sindaco. Interventi dei sindaci di Lentini, Belpasso e Camporotondo Etneo. Il candidato: «Dietro di noi non c’è nessun altro se non la città che vuole cambiare. Siamo pronti a governare Misterbianco con la forza delle idee, della gente libera, della politica capace di rigenerarsi ed innovare, che non baratta i diritti per i favori»
(Misterbianco, 7/5/2017) Doveva essere una festa è così è stata. Nel week end Marco Corsaro, candidato sindaco a Misterbianco, ha chiamato a raccolta sostenitori, uomini e donne all’Auditorium Nelson Mandela in vista delle Amministrative del prossimo 11 giugno. Un’assemblea pubblica che ha lanciato un chiaro messaggio: «Siamo pronti a governare Misterbianco con la forza, delle idee, della gente libera, della politica capace di rigenerarsi ed innovare». Uniti nel segno della parola d’ordine di questa campagna elettorale, la formula “La Città del Domani”, c’erano gli esponenti della coalizione dei contenuti e della discontinuità per Marco Corsaro sindaco, i comuni cittadini, autorità politiche ed istituzionale. Prima del candidato, hanno preso la parola, introdotti dal giornalista Antonello Zitelli, i sindaci di Lentini, Saverio Bosco, Belpasso, Carlo Caputo, e Camporotondo Etneo, Filippo Privitera.
SAVERIO BOSCO. «Sono qui perché ho capito che Marco ha in mente e soprattutto nel cuore quello che noi abbiamo intercettato a Lentini e che ha stravolto gli schemi dopo quarant’anni – ha detto il primo cittadino Bosco – Non è una sfida generazionale, Marco sta puntando su un progetto per far diventare Misterbianco una città all’altezza delle proprie possibilità».
CARLO CAPUTO. «A Misterbianco ho visto cose che andrebbero studiate nei manuali di sociologia politica, i cambi di casacca ci sono sempre stati ma le idee non posso svendersi – così il sindaco di Belpasso – Se ci sono persone che una settimana dopo aver detto che un sindaco è bugiardo, vanno ad appoggiare quella stessa persona, la gente ha diritto a saperlo, deve chiedersi il perché».
FILIPPO PRIVITERA. «Marco Corsaro ha scelto di giocare la partita più complicata per dare una prospettiva a Misterbianco – questo l’intervento del sindaco di Camporotondo – Sono qui non per utilità ma perché sostengo un gruppo che ha tutto per poter rovesciare un esito che tutti danno per scontato».
L’INTERVENTO DI CORSARO. «Ci danno per spacciati, ci dicono che non abbiamo la politica dietro – ha esordito così Corsaro – ebbene io dico che così vinceremo questa battaglia, noi abbiamo dietro la città, con la forza della gente comune e perbene che non si sente più rappresentata dalla politica delle poltrone, siamo qui per liberare Misterbianco da quella politica lì». «Riporteremo questa città alla normalità, la normalità di un Comune aperto ai cittadini, amministrato con lealtà e serietà, senza comportamenti e decisioni autoreferenziali», questo un altro dei passaggi del discorso di Corsaro, che ha illustrato alcuni dei punti del programma di governo scaturito dagli incontri con la gente, dai Patti di quartiere ai tavoli tematici con gli esperti.
Tra i temi toccati il rapporto tra Comune e cittadini, il risanamento urbano ed infrastrutturale, l’impegno per gli Stati generali della Sicurezza, la centralità del welfare e della vicinanza alla persona, il rilancio economico ed imprenditoriale di «Misterbianco città dell’innovazione», una nuova strategia per beni culturali, scuole e turismo, le sfide dell’Europa e del recupero ambientale del territorio. «Non si barattano i diritti per i favori, lo ripeteremo ogni giorno. La gente deve votare i propri amministratori scegliendo la lealtà, una visione, il cuore, non il favore, il ricatto, le cortesie»