Ragusa, ospedale Maria Paternò Arezzo. Presentate iniziative che caratterizzeranno la XVI edizione della giornata del sollievo
La biblioteca dell’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa ha ospitato ieri mattina un incontro nel corso del quale sono state presentate le iniziative della XVI edizione della Giornata del sollievo che saranno attuate fino a domenica 28 maggio. Erano presenti all’appuntamento il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, don Giorgio Occhipinti, e la direzione sanitaria dell’Asp 7 di Ragusa rappresentata da Piero Mandarà. Le iniziative si terranno nelle Unità operative dei reparti di Oncologia, Hospice e Dh Oncologia del Maria Paternò Arezzo di Ragusa. Presenti all’incontro, oltre all’assistente religioso del Maria Paternò Arezzo don Salvatore Giaquinta, la Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori di Ragusa) con la presidente Maria Teresa Fattori e Rosa Arena (psicologa), la Samot di Ragusa con la presidente Daniela Di Noto e il dott. Luigi Maiorana (medico responsabile), l’associazione di comicoterapia “Ci ridiamo su” con Alessandro Vitrano, l’Istituto di ricerca e formazione “Homo ridens” con il presidente Leonardo Spina, e la dottoressa Antonella Battaglia e la caposala Giusy Falbo (Hospice Oncologia Ragusa). “La celebrazione della Giornata del Sollievo negli ospedali di tutta Italia – ha spiegato don Giorgio Occhipinti – ha come obiettivo quello di “costruire una rete del sollievo”. L’auspicio è che tutti si attivino e diventino nodi di questa rete per affermare il diritto di ogni persona malata a non soffrire inutilmente e ad avere garantita la possibilità di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, come sancito dalla recente legge n.38 del 15 marzo 2010”. “Per un ospedale come il nostro – ha aggiunto don Salvatore Giaquinta – l’aspetto spirituale è fondamentale quanto quello psicologico o organizzativo. Questo rappresenta la base di una assistenza in cui l’uomo è messo al centro. Saper curare significa anche saper stare accanto a tutti quelli che soffrono”. “La finalità dell’evento – ha proseguito Piero Mandarà – è quella di promuovere le cure palliative e diffondere la “cultura del sollievo”, come diritto della persona malata ad essere informata su quanto si può fare per controllare il dolore, la sofferenza e migliorare la qualità di vita, per la salvaguardia della sua dignità, anche attraverso una cura umana fatta di conforto, attenzione e vicinanza”. In conclusione, i rappresentanti delle associazioni e i volontari della Lilt, Samot e Clown dottori hanno voluto manifestare il loro crescente impegno e sottolineare come “l’umanizzazione delle cure” rappresenti il vero valore aggiunto per i pazienti e le loro famiglie.