ASP Ragusa. Carenze di medici nei pronto soccorsi: Chiarimenti da parte del direttore ASP Aricò
RAGUSA – È stato sollevato da alcuni media un allarme ingiustificato sulla “fuga” dei medici dal Pronto Soccorso. Credo sia giusto chiarire che non esiste un caso Ragusa. La nostra Azienda soffre di carenze di reclutamento dei medici, come purtroppo le altre aziende del sistema sanitario regionale. Ragusa non è quindi in alcun modo una eccezione, ma solo uno degli esempi della difficoltà della sanità pubblica. Le dimissioni dei medici incaricati, due al Pronto Soccorso di Modica e due a Vittoria, a mio avviso rappresentano un vizio di sistema. Cosa voglio dire? Che la Sicilia tutta da quasi dieci anni si scontra con un problema davvero serio, cioè quello di non potere assumere a tempo indeterminato. Ora speriamo che, grazie all’operato dell’Assessore Gucciardi, dopo la revisione delle piante organiche, ciò possa essere debellato con lo sblocco dei concorsi. Anche perché quando parliamo di medici dell’emergenza ci riferiamo ad operatori che sono il primo step di un ospedale a disposizione del paziente». Chiarisce, così il direttore generale dell’ASP Ragusa, Maurizio Aricò, a margine delle polemiche che vengono messe in campo.
E aggiunge che «Noi non solleviamo alcuna polemica contro le autorità regionali della sanità, che si stanno adoperando per arrivare alla risoluzione del problema. Allo stesso tempo la direzione strategica aziendale può dimostrare di avere fatto quanto possibile per trovare soluzioni. Ma sappiamo che lo strumento degli incarichi a tempo determinato è poco affidabile ed oggi ormai spuntato. Abbiamo incaricato dei medici consapevoli anche dei rischi, cioè di andare incontro alle cose che sono successe. Anche i miei colleghi delle altre ASP si scontrano con questo stesso problema. Abbiamo comunicato questo stato di sofferenza all’Assessorato per giusta informazione. Abbiamo fatto richiesta all’Assessore per potere assumere dei medici di Pronto Soccorso per Vittoria attingendo dalle graduatorie in essere. Attendiamo fiduciosi che questo diventi possibile. Nessuna polemica quindi. Solo informazione dovuta su difficoltà del sistema regionale, che, ciascuno per la propria parte, tutti stiamo cercando di portare a soluzione».