Occupazione in ripresa, Cassano: “Assurdo votare in anticipo”
ROMA – “I dati ISTAT sull’occupazione non lasciano spazio ai dubbi: il Governo sta lavorando bene e i valori sulla disoccupazione sono scesi a livelli che non si vedevano da anni. Dal momento che il lavoro, soprattutto quello giovanile, rappresenta la priorità dell’attuale esecutivo e di quelli che verranno, sono convinto dell’assurdità di un voto anticipato rispetto alla fine naturale della legislatura, che farebbe ripiombare l’Italia e gli italiani nella totale incertezza.
Prima di tutto deve esserci il senso di responsabilità dell’intera classe politica, che deve portarci a mettere in sicurezza il Paese e le riforme fatte, partendo quindi da una prospettiva che sia più economica e sociale che partitica”. E’ quanto afferma in una nota il Coordinatore di Alternativa Popolare Puglia, Massimo Cassano.
“C’è chi purtroppo continua ad anteporre agli interessi dell’Italia e degli italiani mere questioni di calcolo. Il rischio, da evitare in maniera categorica, è di aggiungere all’attuale incertezza sociale, economica e finanziaria, quella ulteriore che deriverebbe senza dubbio da una campagna elettorale accesa e da un bilancio provvisorio. Non dimentichiamo che le vere attuali emergenze, come chiedono i cittadini, sono ben altre e che i dati ISTAT, riferiti al mese di aprile 2017, parlano chiaro: 94.000 occupati in più su base mensile confermano la crescita costante dell’occupazione, che registra 277mila occupati in più rispetto allo stesso periodo ( febbraio-aprile) dello scorso anno, con un tasso di disoccupazione che scende all’11,1% , il valore più basso dal 2012. C’è tutto il capitolo occupazione da consolidare per un definitivo rilancio e il Governo sta dimostrando di lavorare bene”.
“Se qualcuno pensa – aggiunge il Sottosegretario – che al momento, in cima ai desideri degli italiani, ci siano le elezioni anticipate, è bene vuol dire che davvero ha preso una cantonata di quelle imponenti. Quale credibilità avrebbe in quest’ambito il nostro Paese? Quindi, ben venga la proposta, sana e ragionevole – di cui mi faccio portatore – affinchè si usino i prossimi mesi per mettere in sicurezza i dossier più difficili, costruendo un vero e proprio piano industriale per l’Italia che abbia al centro gli investimenti e misure incisive sull’inclusione sociale, capaci di accelerare e consolidare il percorso di crescita”.