M5S: “Sanità iblea nel caos, si è peccato di arroganza. Ora si recuperi”
“La sanità iblea è nel caos, mai si era visto un momento di confusione e di incertezza come quello che sta travolgendo gli ospedali di Vittoria, Ragusa e Modica in questi giorni”. Non usa mezzi termini la deputata iblea del M5S all’Ars Vanessa Ferreri.“Come ho già detto più volte, la corsa per aprire il nuovo ospedale di Ragusa ha aggravato una situazione già precaria, ma che comunque aveva raggiunto una sua stabilità”. Così va avanti la deputata 5 Stelle. In questi giorni, nei reparti dell’Ospedale Civile e del Paternò Arezzo di Ragusa regna desolazione e sconforto, con i medici e tutti gli operatori sanitari che fanno sacrifici enormi, barcamenandosi tra la mancanza di macchinari fondamentali, già trasportati nella nuova sede, impossibilità di fare ricoveri, e farmaci e presidi già imballati. Il disagio per i pazienti è enorme. Si pensi ad una donna di Ragusa che sta per partorire: non può partorire in città, viene mandata a Vittoria o Modica, i cui reparti sono pertanto sovraffollati, e deve sperare che tutto vada bene, perché la terapia intensiva neonatale in questo momento è un’incognita.
“A ciò, – continua Ferreri – si aggiunga che non c’è ancora alcuna certezza sull’apertura del nuovo ospedale, bloccata da un’inchiesta della guardia di finanza e dalla mancanza dei certificati di sicurezza dei locali. Perché tanta fretta, allora? Personalmente, non mi lego alla schiera di chi sta tessendo gli elogi per il direttore generale Aricò. Credo che abbia spesso peccato di presunzione e che sia stato un manager non adeguato alle peculiarità del nostro territorio e troppo prono alla politica. Ho visitato più reparti io, in questi anni, che lui in tutto il suo mandato, e a dirlo non sono io ma il personale sanitario. Ci lascia una sanità iblea nel caos, con i pronto soccorso di Vittoria e Modica intasati dalla cronica mancanza di medici e di infermieri e con una distribuzione dei reparti degli ospedali che non si è mai conformata alla rete ospedaliera varata dall’assessorato. Un manager che si rispetti avrebbe messo a ferro e fuoco l’assessorato della Salute per ottenere lo sblocco dei concorsi e condizioni adeguate per garantire un servizio che fosse quanto meno normale”.
“Mi auguro – conclude la parlamentare Vanessa Ferreri – che la ‘proroga’ di 45 giorni concessa dall’assessorato prima di trasferirsi a Palermo gli serva da “zona cesarini”, per usare una metafora calcistica: che possa completare, solamente se sussistono le condizioni di sicurezza, il trasferimento dei reparti e dei pazienti”.
La deputata ha presentato un’interrogazione all’assessore Gucciardi per informarlo delle criticità che in queste settimane stanno vivendo gli ospedali del territorio ibleo, in particolar modo i pronto soccorso. “Basta giocare con le parole sulla pelle dei siciliani, se sono in grado, sblocchino i concorsi, come annunciato da oltre un anno. Altrimenti chiedano scusa e lascino il posto ad altri”.