Comiso. In programma domenica pomeriggio la Giornata territoriale iblea per le vittime degli incidenti sul lavoro promosso dall’Anmil
SARA’ CELEBRATA DOMENICA A COMISO LA GIORNATA TERRITORIALE IBLEA PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO. DOPO IL RADUNO IN PIAZZA FONTE DIANA E LA SANTA MESSA, E’ IN PROGRAMMA LA DEPOSIZIONE DI UNA CORONA D’ALLORO AL MONUMENTO AI CADUTI
COMISO – Tremila mutilati ed invalidi del lavoro: sono quelli presenti nel Ragusano. Di questi, circa 1.600 sono associati all’Anmil onlus, l’associazione nazionale presente a livello territoriale con una propria sede. A loro è dedicata la giornata territoriale iblea per le vittime degli incidenti sul lavoro in programma domenica, 17 settembre, a Comiso. Il momento promosso dalla sede territoriale dell’Associazione fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro anticipa le commemorazioni della “Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro” in programma domenica 8 ottobre, così come in tutta Italia, anche a Ragusa. “Cambiamo la storia. Investiamo in sicurezza. Diamo valore alla vita”: questo il claim scelto in occasione della manifestazione di domenica che contempla alle 17,30 il raduno di fronte al Comune di Comiso, in piazza Fonte Diana, e alle 18 la santa messa nel Duomo di Santa Maria delle Stelle, con ingresso da via San Biagio 20. Alle 19 ci sarà un momento istituzionale con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti, nel cortile antistante il castello aragonese. La cerimonia civile, a partire dalle 20, alla presenza dei rappresentanti istituzionali del territorio, si terrà nella sala ricevimenti di Villa Orchidea, in contrada Bosco Rotondo. Subito dopo, alle 20,30, si terrà la cena conviviale. Sarà presente pure il presidente regionale dell’Anmil, Antonino Capozzo. Il presidente territoriale Anmil Ragusa, Maria Agnello, fornisce una specifica chiave di lettura dell’appuntamento. “Lo spirito della giornata – dice – è rimasto invariato in oltre mezzo secolo, sebbene si sia arricchito di nuove, legittime istanze: oggi costituisce un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di chi ha perso la vita nello svolgimento della sua professione, nonché un’occasione per rivendicare la centralità dei diritti di ogni lavoratore. La Giornata vuole essere, prima di tutto, un momento di incontro tra le forze vitali della società, per non dimenticare, ad esempio, che negli ultimi cinque anni, in Italia, si sono verificati oltre cinque milioni di infortuni sul lavoro che hanno provocato quasi 200.000 invalidità permanenti e oltre 7.000 morti e per sottolineare una volta di più che uno Stato civile non può permettere che si creino situazioni discriminanti tra i cittadini, ma deve anzi operare perché qualsiasi barriera venga eliminata e l’handicap, che esiste soprattutto in relazione alle difficoltà che un disabile incontra, tenda a scomparire. E tra le difficoltà c’è anche quella dell’inserimento lavorativo. Ecco perché la formazione e l’avviamento al lavoro sono aspetti di fondamentale importanza che come Anmil abbiamo sposato e che stiamo cercando di attuare al meglio visto che siamo accreditati alla Regione come agenzia del lavoro ed ente di formazione”.