Sanità. Presentate le nuove linee guida per prevenire l’evento avverso in Ostetricia. Confronto di esperti nel congresso Aogoi a Ragusa
RAGUSA – Prevenire gli eventi avversi in ginecologia ed ostetricia è possibile, attraverso il rispetto delle linee guida volte a ridurre gli episodi di malpractice e quindi garantire maggiori condizioni di sicurezza alle pazienti e ai medici stessi.
Un convegno interessante dedicato ad un tema sempre attuale: la tutela della salute pubblica in generale ed in questo caso delle gestanti e puerpere e dei loro figli, quello che si è svolto sabato a Ragusa Ibla. L’aula magna del Consorzio Universitario ha ospitato il congresso provinciale organizzato da Aogoi, l’Associazione dei ginecologi italiani, e da Agite, l’Associazione dei ginecologi territoriali, con la direzione scientifica di Giuseppe Bonanno, segretario provinciale Aogoi nonché primario del reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla, dedicato proprio ad affrontare la prevenzione dell’evento avverso in ostetricia e ginecologia.
Si tratta di un episodio spesso frutto di una serie di piccoli eventi che si verificano nel ‘sistema’ nel quale il professionista sanitario svolge la sua attività ed è proprio il sovrapporsi e il concatenarsi di questi eventi in circostanze sfavorevoli a porre le premesse per l’insorgenza dell’errore, anche se purtroppo resta diffusa l’opinione comune e fuorviante che il “danno” sia sempre ed inevitabilmente derivante da una condotta negligente o imprudente.
“Le nuove linee guida mettono al centro dell’attenzione la donna che deve partorire – spiega il dott Bonanno – ma viene garantito anche il comportamento del medico che tra l’altro è obbligato ad assicurarsi e deve rispondere solo all’azienda sanitaria del proprio operato. Il professionista sanitario che si attiene scrupolosamente alle linee divida elaborate dalle società scientifiche e che sono accettate dall’Istituto superiore di Sanità, può continuare a lavorare senza correre rischio di subire delle “aggressioni” da parte della magistratura. In questo modo finiscono quelle che sono le pratiche di medicina difensiva”.
Partecipazione importante tra i relatori quella del professore Claudio Giorlandino, uno dei massimi esperti internazionali nella diagnosi prenatale, che ha tenuto una lectio magistralis seguitissima sul tema e sul ruolo delle linee guida: “Oggi è possibile attraverso studio del dna, conoscere tante di quelle patologie che nell’adulto si possono manifestare. In linea di massima è bene che ci si concentri su qualcosa che sia chiaro e utile per la donna. Gli studi del genoma umano permettono di conoscere tanto, forse anche troppo. Una grande quantità di patologie vengono così a galla. In ogni caso le moderne tecniche permettono di indagare eliminando il rischio di aborto”.
I vari interventi hanno approfondito situazioni e quadri clinici, fornendo utili strumenti e interessanti spunti di riflessione ad un’attenta platea composta da personale medico, ma anche infermieristico ed ostetrico.
Esaminate la gestione della gravidanza pretermine e della gravidanza multipla, l’induzione al travaglio di parto e la gestione dell’emorragia del post partum, il rischio tromboembolico in gravidanza e le linee guida aggiornate sull’ecografia in ostetricia. Si è parlato anche dell’assistenza alla gravidanza e al parto fisiologici e delle raccomandazioni mediche per la donna in menopausa.
“Le linee guida nazionali fanno riferimento all’induzione al parto – spiega il dottor Salvatore Politi dell’Università di Parma – Il travaglio indotto rappresenta un quarto dei travagli in Italia, ecco perché adeguare indicazioni e procedere con la gestione della donna indotta che migliora gli esiti andando verso il parto spontaneo”.
La partecipazione al congresso ha garantito l’attribuzione di 8 crediti formativi ECM. Provider e segreteria organizzativa a cura di New Service.
L’appuntamento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Ragusa, dell’Ordine provinciale dei medici e chirurgi di Ragusa, della Simg, della Fimmg e della Regione Siciliana e con il supporto di aziende private.