Digiacomo apre ufficialmente la campagna elettorale: Al suo fianco anche il segretario regionale Fausto Raciti
COMISO – Al via ieri ufficialmente la campagna elettorale dell’on. Pippo Digiacomo, candidato alle regionali del 5 novembre prossimo. Location scelta il Koala Maxi, facilmente raggiungibile da tutta la provincia. Ad aprire, il segretario del PD di Comiso, Biagio Taranto, che ha definito Digiacomo il vero ed unico padre dell’aeroporto “Pio La Torre”, “l’unico candidato in provincia che non ha mai cambiato partito o lista ed il parlamentare più attivo dell’area iblea”. Il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, ha invece elencato alcuni dei motivi che portano un semplice cittadino a votare Digiacomo: “innanzitutto l’aeroporto- ha detto- e poi la sanità. Se gli ospedali come quello di Comiso sono sopravvissuti con dignità lo si deve a Pippo. Ha cambiato il tipo di servizi offerti, certo, ma è aperto, funziona e produce profitti per la stessa Asp. C’è poi il progetto Cargo. Se non fosse Pippo a portarlo avanti non crederei nella sua realizzazione, ma ora è un vero e proprio ‘tarlo’ anche per me. Parliamo di una grossissima opportunità per questa provincia e la Sicilia tutta, dato che Comiso sarebbe l’unico aeroporto nel meridione ad occuparsi del traffico merci da Napoli in giù. Insomma, perdonate il termine poco carino, ma Pippo CI SERVE alla Regione, anche per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo dell’aeroporto di Comiso”.
La senatrice del PD Venera Padua ha ricordato ai presenti “siamo qui per Pippo e per Micari presidente. Sappiamo che stiamo attraversando un periodo difficile, ma dobbiamo invitare i nostri amici a scegliere Digiacomo e Micari, a scegliere un presidente che rappresenta veramente una novità, di cui non abbiamo niente per cui vergognarci”. La stessa ha poi ricordato gli enormi traguardi conquistati, in materia di sanità, da Digiacomo. “Certo, non ci basta mai e tanto è ancora quello che si deve fare, ma sono certa che con l’impegno di Pippo otterremo ancora moltissimo”.
Il segretario provinciale del PD, Giovanni Denaro, ha poi ricordato i giorni della composizione delle liste elettorali e come nessuno, in quei momenti, abbia avuto dubbi sulla persona di Pippo Digiacomo, tanto che è stato designato come capolista anche perché ha spiegato “fondatore del PD e uomo del partito che si spende, da sempre, per il territorio e che non ha mai tradito il territorio stesso”.
Fausto Raciti, segretario regionale, ha ribadito quanto detto anche all’apertura della sede elettorale di Comiso, cui ha partecipato: “Non è un caso se ho scelto di essere qui. L’ho fatto per Pippo, che tanto mi ha insegnato e che rappresenta il volto della provincia più bella, più avanti e più cresciuta di questa Sicilia. Ora Pippo prova a raccontare i prossimi passi che questo territorio può fare, come il Cargo. Sappiate che ha già iniziato a lavorare per far sì che i suoi progetti futuri, di cui parla in questa campagna elettorale, siano fattibili. Non promesse, quindi, ma progetti che possono svilupparsi in realtà. Il 5 novembre non fate un regalo a me o a Pippo, ma fate un regalo a questa provincia: votatelo”.
Nel suo intervento Digiacomo ha ringraziato i presenti per la stima e l’affetto manifestategli ed ha ribadito di aver scelto il Pd con coerenza, anche in un periodo non facile. Ha poi voluto condividere i suoi successi con tutto il gruppo politico. “Fra questi- ha detto- anche quelli, da amministratore cittadino, di aver realizzato piazze, metanodotti e piscine; ho varato piani regolatori generali e messo in piedi il ‘Settembre kasmeneo’, una delle rassegne che maggiormente è rimasta nel cuore dei cittadini”. Ha poi fatto un cenno all’aeroporto, “che oggi- ha detto- ha fatto sì che in provincia il turismo crescesse di quasi il 50%.” Sulla sanità ha poi accennato: “La nostra Regione aveva un milione e mezzo di euro di disavanzo ed era all’ultimo posto a livello di assistenza in Italia. Oggi la situazione è completamente cambiata: abbiamo sbloccato i concorsi in sanità ed il servizio sanitario ibleo è fra i migliori del Mezzogiorno d’Italia. Certo, c’è ancora molto da fare, sia nella sanità che in molti altri settori. Non sono un mago, ma chi mi conosce e mi ha seguito sa che se mi impegno faccio di tutto per portare a termine la mia missione”.