27 Novembre 2024

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Acate. “Bullo da morire: bullismo scolastico, sociale, tecnologico”. Riceviamo e pubblichiamo.

Redazione Due, Acate (Rg), 26 ottobre 2017.- Il Sindaco di Acate, prof. Franco Raffo, ha preso parte al recente forum educativo-pedagogico, rivolto agli alunni e studenti, tenutosi al Teatro Naselli di Comiso, dal titolo “Bullo da morire”, scritto dal Pedagogista dell’Asp 7 di Ragusa, Dott. Giuseppe Raffa, per la regia di Tiziana Bellassai. “Da molto tempo- ha sottolineato il prof. Raffo- sono impegnato, unitamente al Dott. Raffa, nello studio delle problematiche riguardanti i giovani, in generale, ed i drammatici e crescenti fenomeni del bullismo, in particolare. Un fenomeno che conosco abbastanza bene grazie alla mia lunga esperienza scolastica nella veste di docente, prima, e Preside, successivamente, ma che, purtroppo, ho anche vissuto  sulla mia pelle al Comune di Acate. Come Sindaco, infatti, fin dal primo giorno del mio insediamento, ho subito una vera e propria persecuzione, portata avanti anche nei confronti dei miei assessori, di consiglieri comunali, miei esperti e di una persona a me particolarmente cara, il dottor Salvatore Stornello, ripetutamente vittima di atti di bullismo  all’interno del Comune di Acate, anche da parte di persone che rivestono cariche istituzionali. Partecipare, quindi, all’evento organizzato dall’amico, Dottor Raffa, ed ascoltare quei sei monologhi sul bullismo scolastico, sociale e tecnologico, a cui attribuisco un alto valore pedagogico, è stato, per me, un momento di estrema importanza. Un evento che, su mia esplicita richiesta, sarà ripetuto, quanto prima, anche  ad Acate al  Castello dei Principi di Biscari. I protagonisti dello spettacolo affrontano, nel loro lavoro, temi molto scottanti, che non dobbiamo assolutamente sottovalutare. Nel mio intervento ho evidenziato, in perfetta sintonia con l’Autore, la necessità di uno sforzo comune con il coinvolgimento di tutte  le Istituzioni. La scuola in primis, ma soprattutto la famiglia, poiché siamo consapevoli del fatto che queste forme di bullismo maturano, inizialmente, proprio  all’interno  della famiglia. Serve, quindi, un grande impegno fatto di studio, di comprensione  ma anche di collaborazione tra Comune, Scuola,  Genitori ed Enti interessati a questi problemi. Solo attraverso una collaborazione  forte, convinta, seria, interistituzionale si potranno avviare percorsi di recupero rivolti a quei ragazzi che mostrano forte disagio nella società di oggi e reagiscono con atteggiamenti violenti e subdoli nei confronti del compagno o dell’amico più debole, oggi molto più insidiosi grazie all’uso di tecnologie multimediali o tecniche sofisticate. La Società in cui viviamo, già di per sè molto difficile, complicata e disorientante, in modo particolare per i giovani, crea forte disagio nei soggetti più fragili, i quali, incapaci di leggere o gestire il malessere, reagiscono con atteggiamenti vessatori nei confronti del più debole o di chi è isolato ed è incapace di opporre resistenza. Per questo necessita lo sforzo intellettuale, culturale e pedagogico di tutti, ciascuno per le proprie competenze”. Acate offre all’ingresso del paese una insegna “No al Bullismo”: un monito, un impegno, un invito alla riflessione, a non girare la testa dall’altra parte e a fare ciascuno la propria parte. Perché nessuno dica: non sapevo. Insieme si può migliorare la società in cui viviamo”.

L’Amministrazione comunale

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