XXVI Festival Internazionale del Balletto
Domani e domenica al Teatro Garibaldi di Avola il Balletto del Sud con “Le quattro stagioni”
Avola (Sr), 17 novembre 2017 – Prosegue con successo la programmazione della ventiseiesima edizione del Festival internazionale del balletto, in programma al teatro Garibaldi di Avola. Dove domani alle 20,30 e domenica 19 novembre alle 18,30, approderà il Balletto del Sud. E per l’occasione, la prestigiosa compagnia, diretta dal coreografo e regista Fredy Franzutti, proporrà al pubblico della kermesse “Le quattro stagioni”, balletto in un atto su musica di Antonio Vivaldi e John Cage.
Reduce da numerosi successi e consensi, “Le quattro stagioni” è il 30° spettacolo che il coreografo Franzutti realizza, nel 2012, per il Balletto del Sud, oggi una delle compagnie più apprezzate del panorama nazionale. L’argomento trattato utilizza le stagioni per riflettere sulle fasi della vita dell’uomo. Ovvero: le stagioni della vita o meglio dei sentimenti non sono dettate da mutamenti repentini scadenzati da giorni precisi del calendario, ma sono legate alla reazione emotiva de “l’uomo collettivo” agli eventi che accadono. Per sostenere la tesi Franzutti affida la legazione dei quadri danzati ai versi del poeta inglese (americanizzato nel 1939) Wystan Hugh Auden e alla sua analisi, spesso “peggiorista” – attributo che Auden aveva coniato per sé – della società dell’uomo comune definito “l’ignoto cittadino”. I testi sono interpretati dal valido attore Andrea Sirianni, spesso impegnato in produzioni di arti integrate e melologhi.
Alle note familiari di Vivaldi si alternano in contrasto le a-melodie ritmate di John Cage che non solo ci portano alle esigenze dell’uomo moderno (al dissapore e all’amarezza che il confronto con la società ha generato), ma anche alle straordinarie potenzialità espressive di questa età dell’ansia che abbiamo chiamato contemporaneità. Se dunque la personale primavera è il rapporto con l’amore, il calore dell’estate è l’allegoria dell’immobilità, intesa come inabilità e incapacità di cambiamento o come disinteresse delle disgrazie altrui (come nell’Icaro del fiammingo Pieter Bruegel).
L’autunnale caduta delle foglie e l’arrivo della pioggia insistente ci riporta alla routine dei pendolari, al modo pratico e consueto di procedere nell’attività quotidiana. Il rumore dei tuoni ci rinnova la paura delle persecuzioni, l’ingiallimento della natura rimanda alla consapevolezza d’appartenenza ad una società incline al marcire e spaventati dall’oscurità delle nubi, perché non vediamo dove stiamo, ci sentiamo (come scrive Auden) persi in un mondo stregato, bambini spaventati dalla notte. Il gelo invernale cala con la morte: la fine del rapporto, la morte del compagno di viaggio, la morte della persona amata. La morte che rende inutile qualsiasi reazione. “Tirate giù il sole, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi. Perché niente servirà più a niente”. Ma le stagioni delle emozioni, come le stagioni metereologiche, non durano per sempre e anche quelle (anche se non con una progressione regolare, continua e prevedibile) ritornano, si alternano, ci sorprendono: e dopo il gelido inverno di un terribile lutto può ritornare una primavera d’amore. Scopriamo che l’alternarsi delle stagioni delle emozioni altro non è che la Vita in una società con la paradossale centralità riservata a chi non conta nulla – quei cittadini ignoti che il potere modella come cera, l’industria sfrutta come servi e l’arte canta come eroi. Le scene sono di Isabella Ducrot, esponente di un personale astrattismo coloristico, le luci di Piero Calò.
Fredy Franzutti e il Balletto del Sud
Il Balletto del Sud, fondato nel 1995 a Lecce dal coreografo Fredy Franzutti, oggi uno dei più noti e apprezzati nel panorama nazionale, presenta un organico composto da 18 solisti di diverse nazionalità, di elevato livello tecnico e in grado di alternarsi nei ruoli principali.
La compagnia vanta un repertorio di 34 produzioni comprendente i grandi titoli della tradizione classica (Lo Schiaccianoci, Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata, Carmen) e titoli moderni (La sagra della primavera, L’uccello di Fuoco, Edipo RE etc.) coreografati da Fredy Franzutti e impreziositi spesso dalla partecipazione di étoile ospiti come Carla Fracci, Luciana Savignano, Lindsay Kemp, Alessandro Molin, Xiomara Reyes. Le molteplici tournée nel territorio nazionale annoverano importanti teatri e festival per un totale di circa ottanta spettacoli ogni anno.
Con numeroso organico di danzatori spesso la compagnia si esibisce in grandi spazi scenici come il Festival di Taormina, il Teatro Grande di Pompei; il Balletto del Sud partecipa, inoltre, a diversi eventi televisivi di Rai Uno, come le coreografie del “Concerto di Capodanno 2004” in diretta eurovisione dal Teatro La Fenice di Venezia, e a produzioni d’opera lirica, come al Teatro Politeama Greco di Lecce, al ROF di Pesaro, al Teatro Lirico di Cagliari, al Teatro Bellini di Catania, al Teatro Valli di Reggio Emilia e in Svizzera, Spagna, Portogallo, Germania, Russia e Montecarlo. Dal 1997 realizza ogni anno una produzione nella Stagione Sinfonica dell’orchestra “Tito Schipa” di Lecce. Tra le tournée all’estero ricordiamo quella del 2006 in Vietnam nei teatri di Hanoi e Ho Ci Min City. Nel 2010 e nel 2015 è stato ospite del Teatro dell’Opera di Tirana in Albania. Nel 2011 ha rappresentato l’Italia al Festival delle Culture Europee di Algeri e nell’estate 2014 è stata protagonista del progetto Athene, tenutosi in Italia, Spagna e Croazia.
Tra gli eventi e le inaugurazioni, ricordiamo anche quelli realizzati per la Fondazione Memmo, per Vittoria Ottolenghi e per Vittoria Cappelli. L’attività della compagnia si realizza inoltre attraverso progetti con cadenza annuale come “La scuola a Teatro” (in attivo dal 1995), progetto di educazione teatrale che vede coinvolti ogni anno 3.000 studenti; “Itinerario Danza” (dal 1997), progetto turistico-culturale che prevede un circuito estivo di spettacoli nei borghi antichi del territorio salentino, “Dall’Alpi alle Piramidi” (dal 2006), progetto di interscambio culturale con i teatri degli stati del Mediterraneo e dell’Est Europa e di internazionalizzazione della scena e “La Settimana della Danza” progetto di formazione del novo pubblico con la realizzazione di spettacoli, conferenze, stage.