Museo della Ceramica di Calcinaia. Donano reperti, premiati.
Si allunga la lista degli Amici di Calcinaia, ovvero di quelle persone che hanno fatto qualcosa per il nostro paese. Come ad esempio, donare manufatti del passato al Museo della Ceramica per impreziosire la collezione della ex Fornace Coccapani di strumenti di lavoro, di piatti elaborati, scodelle, ciotole, fiaschette, calchi, gessi, stampi che richiamano alle gloriose creazioni ceramiste della struttura.
E non solo. Già perché tra i reperti generosamente donati dai privati al Museo ci sono anche matili, bettivelli, nasse, reti, vele che invece fanno ripensare ai navicellai che hanno indelebilmente segnato la storia di Calcinaia.
Ecco tutti questi bellissimi oggetti adesso possono essere ammirati al Museo della Ceramica e sono stati visionati anche agli amministratori che hanno preso parte al Consiglio Comunale del 21 Novembre scorso, quando il Sindaco, Lucia Ciampi, ha chiamato i donatori per consegnare loro una pergamena che attestasse il loro lodevole gesto agli occhi della comunità.
Luciano Gemmi, Ivaldo e Fernando Gemmi, Walter Del Corso, Stefania Pieraccioni, Giovanni Trillo, Marcella Giorgio, Monica Baldassarri e le Ceramiche Nesti sono stati invitati anche ad apporre la loro firma sul registro, ideato di recente, degli “Amici di Calcinaia” che contava già i nominativi del regista Simone Giusti e di Bruno Bacchereti “giardiniere ad honorem” del paese.
Al termine di una cerimonia breve, ma sentita, il primo cittadino calcinaiolo ha elogiato questi nuovi Amici di Calcinaia e consegnato loro una pergamena che conteneva queste parole di benemerenza: “Per la generosità mostrata nei confronti dell’intera collettività e per il prezioso contributo storico offerto, l’Amministrazione Comunale le conferisce il titolo di Amico di Calcinaia. Per aver messo a disposizione del Museo della Ceramica “L. Coccapani” e di tutta la comunità un’importante testimonianza del nostro passato, con l’intento di tenere vivo e acceso il ricordo della storia locale e delle tradizioni del nostro territorio”.