Ultima occasione per il Corfilac, Lab 2.0: “La Regione intervenga tempestivamente”
RAGUSA – “Il destino del Consorzio di Ricerca Filiera Lattiero Casearia (Corfilac) di Ragusa nuovamente appeso a un filo: il presidente Barbagallo ha già avviato le procedure per il licenziamento dei lavoratori dell’ente, il cui ciclo di vita scadrà il 30 dicembre 2017. E’ necessario che i soci esprimano subito l’intenzione di salvare questo importante centro di ricerca e certificazione”. E’ la posizione del direttivo del Laboratorio politico 2.0 su una questione che ha assunto, ormai, le caratteristiche della cronicità.
“Già lo scorso anno – spiegano – si era palesato lo stesso rischio e alla fine si è riusciti solo a rimandare. E almeno negli ultimi sei mesi il nostro Consigliere comunale, Sonia Migliore, ha ripetutamente sollevato la questione avvertendo che la scadenza si avvicinava ogni giorno di più. Parole gettate al vento. Oggi, però, le prospettive potrebbero essere diverse: c’è un nuovo Governo regionale, con un Presidente, l’on. Musumeci, che non solo conosce bene la situazione ragusana, ma rispetto al suo predecessore sicuramente sarà più disponibile a confrontarsi sull’argomento. Il nuovo assessore all’Agricoltura, l’on. Edy Bandiera, inoltre, sarà certamente un interlocutore importante in questa fase. A Musumeci e a Bandiera, dunque, rivolgiamo anche noi l’appello ad un intervento tempestivo per tutelare 40 lavoratori che da alcuni anni, ormai, vedono il proprio futuro a costante rischio. Ma dal Comune di Ragusa, anch’esso socio del Corfilac, deve emergere forte e chiara la volontà di proseguire nel percorso avviato da tempo, e cioè quello di essere la città nella quale ha sede uno dei centri di ricerca più importanti di Sicilia, con tutte le opportunità di sviluppo e promozione che, negli anni passati, si è dimostrato può offrire. Si proceda, intanto, con la proroga dello statuto”.
“Il Laboratorio 2.0 – conclude il direttivo – non mancherà di far sentire la propria voce sull’argomento, disponibile, come in passato, ad intraprendere qualsiasi forma di azione contro la chiusura del Consorzio”.