Palermo. Assemblea donne Unicredit. Sui posti di lavoro capi e capetti senza freni inibitori
Palermo, 26 novembre 2014 – Nel pomeriggio di ieri come da nostro precedente servizio si è svolta a Palermo nei locali del Circolo Ricreativo Unicredit Banco di Sicilia un’assemblea del Personale per affrontare le tristi vicende che hanno riguardato e continuato a riguardare episodi di violenza sulle Donne. Ricordiamo che la predetta manifestazione è stata determinata dalla volontà delle sindacaliste di Unicredit SpA di Palermo per celebrare: “la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne”.
Al tavolo della Presidenza oltre le Responsabili Sindacali della Fisac/Cgil Elia Randazzo e della Fabi Pupa Pirrone abbiamo notato la presenza e l’intervento qualificato di Maria Grazia Patronaggio, del Direttivo dell’Associazione Le Onde, organizzazione che si occupa anche delle problematiche relative alla antiviolenza. La Patronaggio è anche componente del Forum contro le molestie e la violenza di genere, organismo istituito con legge 3 del 3 gennaio 2012.
La Responsabile della FABI, Pupa Pirrone, ha letto e commentato delle frasi del famoso scrittore inglese William Shakespeare:
“PER TUTTE LE VIOLENZE CONSUMATE SU DI LEI,
PER TUTTE LE UMILIAZIONI CHE HA SUBITO,
PER IL SUO CORPO CHE AVETE SFRUTTATO,
PER LA SUA INTELLIGENZA CHE AVETE CALPESTATO,
PER L’IGNORANZA IN CUI L’AVETE LASCIATA,
PER LA LIBERTA’ CHE LE AVETE NEGATO,
PER LA BOCCA CHE LE AVETE TAPPATO,
PER LE ALI CHE LE AVETE TAGLIATO,
PER TUTTO QUESTO:
IN PIEDI SIGNORI DAVANTI UNA DONNA!!!!!
Oltre alle donne sindacaliste sono intervenuti nel dibattito: Giuseppe Angelini, portavoce regionale FABI Unicredit, Luigi Gerbino RSA FIBA/CISL, Filippo Milazzo, Responsabile del Dircredito, Franco Lo Casto della Fisac.
Giuseppe Angelini, ha sottolineato come la violenza (dal termine latino vio = forxa) uso arbitrario della forza contro le donne consista nell’atteggiamento di molti “capi e capetti” in azienda che “gridano” e rimproverano ad alta voce l’operato delle colleghe, senza alcun freno inibitorio allo scopo di mortificarle.