Ragusa. Nicita: “Bandiere lacere e consunte sul monumento ai Caduti a Marina di Ragusa”
Nicita: “Le segnalazioni a palazzo dell’Aquila sono finite nel vuoto. Il Tricolore qui è esposto in modo indegno e indecoroso”
RAGUSA (RG) – Le bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea esposte sul monumento ai Caduti a Marina di Ragusa, nella centralissima piazza Duca degli Abruzzi, versano in condizioni indecenti e disonorevoli, per ciò che rappresenta il vessillo nazionale dello Stato italiano, il cui rispetto dovrebbe costituire orgoglio per ciascun cittadino. “E invece – denuncia la consigliera comunale di Ragusa, Manuela Nicita – il Tricolore, in questa zona della frazione rivierasca, nonostante le segnalazioni più volte inoltrate a palazzo dell’Aquila, è esposto in modo indegno e indecoroso. Le bandiere sono lacere e consunte. Ricordo che l’esposizione del Tricolore e della bandiera dell’Ue non è un’opzione facoltativa ma risulta essere disciplinata dalla legge. Le istruzioni per l’uso sono contenute in leggi dello Stato. Vale a dire “Disposizioni generali sull’uso della bandiera della Repubblica italiana legge 5 febbraio 1998, n. 22 e di quella dell’Unione europea”. Decreto del presidente della Repubblica 7 aprile 2000, n.121 “Regolamento recante disciplina dell’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici”. Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 14 aprile 2006 “Disposizioni generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche pubbliche”. Ma anche un regolamento, emanato ai sensi della legge n. 22 del 1998, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 maggio 2000. In tutti i casi non si può continuare a fare finta di niente a maggior ragione dopo le segnalazioni inoltrate a palazzo dell’Aquila. Purtroppo, ancora una volta, l’amministrazione Piccitto non tiene in alcuna considerazione le richieste dei cittadini o dei consiglieri comunali. E tutto rischia di passare in sordina. Non ci stiamo al fatto che queste bandiere si presentino logore, scolorite, strappate, sporche o male avvolte intorno all’asta. In pratica, il monumento ai Caduti è disonorato. L’onore nei confronti di gente che è morta affinché noi potessimo godere della libertà odierna finisce così sotto i piedi. E non possiamo consentire un simile trattamento. Chiediamo alla Giunta municipale di intervenire. Stiamo parlando del simbolo dello Stato italiano (ricordo tra l’altro che il vilipendio alla bandiera è reato punito dal Codice penale) e della necessità di assicurare risposte precise alla cittadinanza su argomenti che non dovrebbero sollecitare alcun tipo di richiamo e che, invece, purtroppo continuano a finire al centro delle recriminazioni di numerosi cittadini. Inoltre, sempre a Marina, non comprendiamo come il presidio del Comune sia sprovvisto di bandiere. C’è soltanto la bandiera blu che non c’entra nulla con quella italiana e con quella dell’Ue. Nonostante la legge imponga una cura e una salvaguardia particolare, l’amministrazione Cinque Stelle ha ritenuto opportuno non occuparsi del principale simbolo della nostra Repubblica. E tutto ciò, tra l’altro, è stato tralasciato in un momento altamente significativo come quello del giorno delle elezioni nazionali”.