22 Novembre 2024

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CSI Ragusa, una maratona calcistica per di no alla violenza sulle donne

Un calcio alla violenza per dire no a qualunque forma di femminicidio. Hanno scelto il rettangolo di gioco per una lunga maratona calcistica per testimoniare che il calcio a 5 può diventare un testimonial d’eccezione.

Appuntamento giovedì pomeriggio, 8 marzo, dalle 18,30 alle 22, per “un calcio alla violenza”.

La scelta non è casuale, l’8 marzo, per ricordare le tante, troppe, vittime di femminicidio. Lo scorso anno le vittime sono state 113. Un vero e proprio bollettino di guerra con tanti casi di violenza troppo spesso dimenticati. Nella quasi totalità dei casi i carnefici sono mariti, compagni o ex. Nel 2016 in Italia erano state uccise 115 donne, il 2015 aveva invece visto 120 vittime, 117 donne erano state uccise nel 2014 e 138 nel 2013.

Oltre alle vittime, in prima linea, ci sono le cosiddette vittime involontarie, i bambini o ragazzi che, in seguito al delitto, si sono ritrovati orfani di madre o, in caso di omicidio-suicidio, di entrambi i genitori. Il centro sportivo italiano, comitato di Ragusa, in collaborazione con la casa delle donne ha voluto organizzare un pomeriggio all’insegna dello sport. Alla palestra Bellarmino, un triangolare di calcio a 5 tutto al femminile.

In campo, giovedi’ 8 marzo, dalle 18.30, le formazioni dell’Asd Vittoria, l’Atletic Futsal, e il Vittoria Sporting Futsal. “Ogni giorno, nel nostro paese, tra le mura domestiche – spiega il presidente del Csi, Antonella Caramia – si consuma un episodio di violenza cieca e becera nei confronti delle donne troppo spesso indifese. Si tratta di mariti, compagni, conviventi, che sono incapaci di accettare la fine della relazione o la volontà della ex compagna di volersi ricostruire una vita al di fuori della coppia. Vogliamo accendere i riflettori su un dramma sociale ed umano che ha distrutto le nostre comunità. Il centro sportivo, attraverso lo sport, vuole sensibilizzare le istituzioni perché c’è ancora tanto da fare per arginare un fenomeno purtroppo dilagante”.

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