Acate. Frattura all’interno del locale Circolo del PD sul sostegno o meno al candidato a sindaco Giovanni Fracanzino.
Redazione Due, Acate (Rg), 20 aprile 2018. Non è stata affatto gradita da un gruppo di iscritti e simpatizzanti del locale Circolo del Partito Democratico, la recente dichiarazione, a firma della segreteria, resa nota con un documento pubblico, dove si evidenzia la volontà del partito di sostenere, in occasione delle prossime consultazioni amministrative per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, il candidato Giovanni Fracanzino e di “aderire al progetto de La Mia Città”, lista che lo appoggia. “Riteniamo- si legge nel documento a firma della segreteria del PD locale- che Giovanni Fracanzino rappresenti, in un momento di perfetta instabilità amministrativa, di cui purtroppo siamo oggi tutti noi vittime, la persona giusta al posto giusto e nel momento giusto che saprà sicuramente, attraverso la sua esperienza ultraventennale nel sociale ed a fianco dei lavoratori, trascinare Aate verso un roseo avvenire”. “Noi saremo al suo fianco- conclude il documento- con il nostro impegno e la nostra determinazione e lo sosterremo per portare Acate nel posto in cui merita”. Dichiarazione dicevamo, questa, che non è affatto piaciuta ad un cospicuo gruppo di iscritti e simpatizzanti del PD i quali con un ulteriore documento pubblico hanno tenuto ad esprimere alcune loro considerazioni. “Con stupore ed incredulità- si legge infatti nel documento dei dissidenti- apprendiamo che il Partito Democratico alle elezioni amministrative sosterrà il candidato sindaco Fracanzino”. In quale sede è stata mai formalizzata questa scelta? Si legge che a sottoscrivere il documento sia stata la Segreteria. Chi mai ha eletto la segreteria del PD di Acate ?”. Interrogativi indubbiamente di estrema gravità che lascerebbero intravedere prese di posizione autonome all’interno del Partito. “Nelle discussioni fatte nel partito- si legge ancora nel documento- c’è sempre stato un sereno confronto per tracciare le linee guide programmatiche da sottoporre ai candidati sindaci, Di Natale e Fracanzino e fare, solo dopo aver sentito le loro proposte, le dovute considerazioni e scelte. Ed è per questo che non si comprendono le ragioni che hanno spinto un esiguo numero di militanti a sottoscrivere un documento di sostegno ad un candidato sindaco senza che il partito si esprimesse con una votazione o una decisione finale”. Nella nota dei dissidenti non mancano velate frecciatine anche nei confronti dei vertici provinciali del partito. “Qualche giorno addietro- continua la nota- avevamo anche chiesto la presenza del segretario provinciale per aiutarci a trovare una sintesi unitaria. E in tal senso ci sono state date garanzie. E invece due, tre elementi decidono per tutto il Partito, senza tenere conto della maggioranza. Chi ha ricevuto l’incarico di coordinatore, anche qui in maniera impropria e calata dai vertici provinciali, aveva il dovere e il compito di percorrere tutte le strade per costruire il massimo di unità e di confronto interno, avere tanta capacità di ascolto, e ricucire possibili strappi. Così si contraddistingue un leader. Invece si è preferita la strada della separazione e della rottura”. “Con dolore e sofferenza, invece- conclude il documento- gli iscritti al partito e tanti altri militanti, sono costretti a dissociarsi dal documento con a firma la Segreteria PD Acate e nei prossimi giorni a convocare una riunione per rilanciare il Partito ed elaborare una proposta programmatica per il bene del nostro paese”.