Danneggiata la Stele in ricordo dei Caduti al Posto di Blocco 452. La Ditta Causapruno la risistema a proprie spese.
RAGUSA – “Sig. Marino la lapide è stata danneggiata”. E’ il messaggio che una sera di qualche settimana fa il referente provinciale dell’ Associazione Lamba Doria si è visto recapitare.
Le immagini parlano da sole. Attribuire il gesto a un buontempone lascia il tempo che trova. Una cosa è certa, un gesto ignobile che chi lo ha commesso se ne dovrebbe vergognare.
La stele, è bene ricordarlo, è stata realizzata dal Sig. Filippo Rinaldi, la dove perse la vita, il 10 luglio del 1943, nella battaglia di Sicilia, il suo amato padre mai conosciuto e il cui corpo non fu mai ritrovato. E’ un luogo della memoria, un luogo del ricordo, un luogo in cui il sig. Rinaldi può deporre un fiore a ricordo del padre. Un luogo che merita rispetto, un luogo in cui fermarsi a riflettere e prendere coscienza di ciò che è stato per non ripetere mai più gli stessi errori.
Un luogo in cui ricordare tutti quei papà, mariti, nonni a cui è stata sottratta la possibilità di vivere i loro affetti, conoscerli e vederli crescere come nel caso del sig. Rinaldi.
“L’Associazione Lamba Doria ha esposto denuncia all’ autorità giudiziaria – afferma il referente Salvatore Marino. Il danneggiamento è un gesto ignobile che lascia l’amaro in bocca, indipendentemente dai motivi che possano aver spinto il soggetto o i soggetti in questione a danneggiare la stele. E non per il manufatto in se quanto per quello che rappresenta: un immenso patrimonio di valori affettivi”.
“Non saranno di certo questi gesti – continua Marino – a fermare la nostra attività di ricerca e di valorizzazione di questo immenso patrimonio culturale che il nostro territorio ancora conserva. Ed è per questo che ci siamo subito adoperati per risistemare la Stele. A tal proposito – a nome dell’Associazione Lamba Doria – voglio ringraziare pubblicamente la Ditta Causapruno di Ragusa che ha ristrutturato a proprie spese la stele, mostrando vicinanza all’operato dell’Associazione e in segno di grande rispetto per i familiari del soldato Giuseppe Rinaldi”.