Da Facebook riprendiamo un ragionamento di Antonio Piraino, noto Economista siciliano e vero autonomista.

UE-ITALIA: MISERIA DI UN CONFRONTO

Dunque siamo ai momenti finali del duro confronto UE-Italia. Il deficit rapportato al pil sarà pari a 2,04% o intorno all’1,84%? Il Paese, l’opinione pubblica, attende divisa l’esito della trattativa, sotto un diluvio di analisi e commenti. Ma in realtà di cosa stiamo parlando? Se rapportiamo tutto alla dimensione di una famiglia ci rendiamo conto della inconsistenza del confronto.

Se un ricco borghese , che guadagna 100.000 euro netti annui e ha un prestito bancario di 133.000 euro, si presenta in banca e chiede un prestito di 2.400 euro, poi ci ripensa e dice che ha fatto meglio i conti per cui ha bisogno 2.040, cosa gli risponde non un grande banchiere ma un semplice ma serio direttore di banca? Spiacente Lei è troppo indebitato non possiamo procedere o bene possiamo venirLE incontro ma per 1.840 euro!

Questi sono i termini reali del confronto..

La UE, non avendo il coraggio di dire che 133.000 euro di prestiti sono troppi n base alle sue regole che fissano il massimo ( con un clamoroso abbaglio) in 60.000 euro, lotta miseramente per imporre un ulteriore taglio di 200 euro ( chiaro 200 euro !!!) per affermare il suo dominio e così rassicurare i mercati pronti a lucrare un po di miliardi dalla riduzione dello Spread prossima ventura.

Ma poiché nel mondo delle dimensioni globali non esistono gli stupidi, sorge spontanea la domanda: cui prodest ( a chi giova) tutto questo?

E allora sorge spontaneo il dubbio: non è che siamo in presenza di una sofisticata strategia di distrazione di massa per non informare e fare riflettere il Popolo italiano su le grandi questioni che condizioneranno la sua vita futura come : a) la ulteriore scalata del capitale estero al nostro sistema industriale, bancario e turistico; b) la svendita delle sofferenze bancarie che nei prossimi anni devasteranno il tessuto socio-economico del Paese; c) il mancato blocco della riforma delle banche popolari e cooperative voluta dal Governo Renzi; d) le drammatiche conseguenze sulla vita del Paese di una dissennata crescita consumistica; e) la fallimentare gestione del debito pubblico, che invece di creare le condizioni di un rapporto diretto risparmiatori italiani- Stato, assiste impotente all’intermediazione speculativa estera.

Il dubbio è atroce perché se così è povera Italia!!!

Di Carmelo Raffa

Nato a Tortorici (ME) il 18 gennaio 1952 si è occupato fin da ragazzo di sindacato, attività sociale e politica. All’età di 15 anni collaborava, infatti, con suo zio che era Segretario Zonale dei Nebrodi della Cisl e partecipava alle proteste dei contadini col microfono in mano per infastidire i proprietari terrieri. All’epoca i salari erano scarsi e c’era una forte discriminazione delle donne.All’età di 20 anni, nel luglio 1972, veniva assunto alla Cassa Centrale di Risparmio e si iscriveva alla FABI dove all'inizio del 1973 veniva eletto a far parte del Direttivo Provinciale di Palermo e nel 1978 ne diventava il Segretario Amministrativo.Negli anni ’80 è stato chiamato a ricoprire la carica di Segretario Coordinatore Regionale assumendo anche la guida del Sindacato di Palermo e nel 1997 è stato inserito dalla Segreteria Nazionale, per 4 anni nel Comitato di Redazione della Voce dei Bancari.Nel 1991 è stato eletto a far parte del Comitato Direttivo Centrale. Nel settembre 1997, dopo la fusione imposta dai poteri forti del Governo e della Banca d’Italia, è stato chiamato a coordinare l’attività sindacale FABI del Banco di Sicilia (polo creditizio siciliano). Nel 2000, in seguito all’acquisizione del Banco da parte della Banca di Roma di Geronzi e dopo le battaglie condotte per evitarne l’incorporazione, Raffa è diventato il Coordinatore Aggiunto della FABI-Gruppo Capitalia, incarico che ha mantenuto fino alla successiva operazione di inglobamento in Unicredit avvenuta nel 2007. In Unicredit Group ricopre l'incarico di Coordinatore Nazionale Vicario.In rappresentanza della FABI ha fatto parte del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro dal 1986 al1991, e per due mandati e fino al 2007, del Consiglio di Amministrazione dell’IRCAC.Dall'anno scorso Carmelo Raffa, ha collaborato assiduamente con la testata giornalistica on line LinkSicilia.it e ciò dopo aver fornito proprie note a: mov139.it - striscialaprotesta.it - lavocedinewyork.com

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