Ragusa. Dario Cartabellotta è il nuovo commissario
Cartabellotta: Ragusa, modello di sviluppo che non deve perdere il treno per Expo 2015
Ragusa, 4 dic 2014 – Dario Caltabellotta, dirigente generale del Dipartimento pesca dell’assessorato Agricoltura e Foreste della Regione siciliana, ha preso possesso stamani del suo nuovo ufficio di commissario straordinario della Provincia di Ragusa, oggi Libero Consorzio Comunale.
Una giornata piena di impegni per il nuovo Commissario che ha reso visita al vescovo di Ragusa monsignor Paolo Urso e al prefetto di Ragusa Annunziato Vardè per una prima presa di contatto con i rappresentanti delle Istituzioni locali.
Prima di incontrare i dirigenti dell’Ente per una prima riunione operativa sulle esigenze amministrative-burocratiche, Cartabellotta ha tenuto un incontro stampa con i giornalisti per annunciare i suoi programmi indirizzati a valorizzare le potenzialità del territorio ibleo a cui è molto legato, non solo per la sua attività di dirigente regionale ma anche per una scelta di tipo accademica fatta a suo tempo. “La mia tesi di laurea è stata incentrata sulla coltivazione della vite a Punta Secca”.
“Ecco perché sono soddisfatto per questa nomina – ha aggiunto Cartabellotta – che mi permette di ritornare in un territorio che amo e che apprezzo da sempre sia per essere la locomotiva trainante dell’agricoltura siciliana sia per la laboriosità della sua popolazione. Un ruolo che può mantenere e rilanciare sfruttando appieno l’occasione di Expo 2015 dove la Regione siciliana coordina il Cluster biomediterraneo”.
Ma non sarà solo questa l’impegno di Cartabellotta in questi mesi di gestione commissariale. “Il mio impegno sarà anche quello di dare una forte accelerazione alle procedure per l’utilizzo dei fondi ex Insicem, ad avviare un’interlocuzione privilegiata con la ‘governance’ dell’aeroporto di Comiso per la sua promozione e a riallacciare per quanto sarà possibile fare sul piano finanziario un nuovo rapporto con il Consorzio universitario ibleo essenziale per la formazione degli studenti e per coniugare lo sviluppo culturale e sociale del territorio”.