Sciogliere o non sciogliere il Comune di Roma? È un vero dilemma.
Carmelo Raffa
Dagli elementi in nostro possesso risulta che dal 1991 al 2014 sono stati sciolti 241 Consigli comunali per infiltrazioni mafiose, di cui 12 annullati a seguito di ricorso.
Fino ad oggi si è verificato lo scioglimento di un solo capoluogo di provincia e precisamente: Reggio Calabria.
Le vicende giudiziarie che hanno messo in luce episodi gravi e d’infiltrazione mafiosa nella capitale ci fanno percepire che anche nella città capitale potrebbe abbattersi la scure dello scioglimento.
Se è vero ciò che ha riferito l’esponente dei cinque stelle Di Maio che dall’incontro in Prefettura è venuta fuori una chiara dichiarazione da parte del Responsabile Giuseppe Pecoraro si evince chiaramente che anche la città capitale d’Italia dovrebbe essere Commissariata per gravi episodi di infiltrazioni.
Infatti il Prefetto Pecoraro avrebbe dichiarato:«Sciogliere il Comune per mafia? Credo che ci siano i presupposti”.
A questo punto abbiamo letto commenti politici che spingono andare in questa direzione ed altri che vorrebbero evitare a tutti i costi lo scioglimento degli Organismi elettivi della città più importante d’Italia.
A questo punto ci poniamo il solito interrogativo: “ma le leggi sono uguali per tutti?”. Ci rendiamo conto che oltre lo scandalo giudiziario che ha coinvolto tante Personalità bipartisan uno scioglimento per mafia dell’Amministrazione capitolina farebbe ridere della nostra Nazione tutto il mondo. Però ripetiamo lo stesso interrogativo: “in Italia la Costituzione e le leggi vanno applicate per tutti?”
In considerazione del fatto che lo stesso Prefetto Pecoraro non intravederebbe altre scorciatoie allo scioglimento ci viene un altro interrogativo: “Chi sta lavorando per rallentare od impedire lo scioglimento degli Organismi elettivi di Roma?”
A questa domanda potrebbe benissimo rispondere una Persona che ha constatato spesse volte l’applicazione della legge antimafia per sciogliere comuni della propria terra. È’ chiaro a tutti che ci riferiamo al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Tra le tante prese di posizioni ne abbiamo trovata una interessante su facebook ed è quella di un esponente del Partito Democratico Pino Apprendi che ha scritto:
“Mi spiace per Marino, molti comuni sono stati sciolti per molto, molto meno. Non si può far finta di nulla.”
Nessuno può far finta di nulla ed anche a Roma va adottata la stessa decisione che hanno subito tanti e tanti comuni ed in particolar modo quelli del mezzogiorno.
Carmelo Raffa