22 Novembre 2024

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Fabi a Banche: non attuino solo esodi ma creino il loro futuro con nuove assunzioni

Un documento diffuso dalla Rappresentanza Sindacale Aziendale FABI Intesa San Paolo di Palermo che pubblichiamo ci fa riflettere. (nella foto: Giuseppe Scelta)
Le Banche italiane che dopo aver attuato processi di riorganizzazione e di risanamento si ritrovano in perfetto stato di salute e dai loro bilanci vengono alla luce utili su utili.
I sindacati, ieri, hanno concordato un calendario d’incontri per ricercare un’intesa sul nuovo contratto.
Nella piattaforma c’è una richiesta specifica che riguarda le assunzioni e in particolare un’attenzione particolare per i giovani del mezzogiorno.
I sindacalisti palermitani della Fabi Intesa San Paolo che hanno assistito i lavoratori nella procedura per l’esodo si sono commossi nel constatare che alcuni avevano le lacrime agli occhi per dover lasciare anticipatamente il posto di lavoro dopo decenni di sacrifici in favore dell’Azienda.
Si richiede che le Aziende ripaghino moralmente i lavoratori esodati e ciò può avvenire attraverso assunzioni di giovani.
Ribadiamo che in questa terra c’è poca possibilità occupazionale e quindi le Banche che hanno tagliato e tagliato posti di lavoro diano i giusti segnali.

Documento della R.S.A. Fabi Intesa San Paolo di Palermo
LA RUOTA
In data 12 giugno si è tenuta a Palermo la sessione di conciliazione per i colleghi che hanno aderito al Fondo di Solidarietà e quindi cesseranno dal servizio.
Durante la lettura degli atti si vede scorrere sul volto dei colleghi uscenti, fotogramma dopo fotogramma, la loro vita dedicata al lavoro.
Durante l’incontro quei pochi momenti di silenzio sono carichi di energia e si possono rivivere tutti gli sforzi che i colleghi hanno fatto per riempire ogni giornata di obiettivi, di attività e di impegni.
I raggi della ruota convergono sul mozzo ma è il foro centrale che rende utile la ruota.
Loro sono stati raggi perché hanno resistito incessantemente ai carichi del quotidiano e restano foro centrale del mozzo perché ci consegnano il loro valore nell’aver reso utile la ruota.
Cosi inizieranno un nuovo percorso e noi auguriamo loro la vita più felice che ognuno possa sognare. E anche di più.
Gli Accordi per l’accesso al Fondo di Solidarietà sottoscritti non hanno come unico fine l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Portano con sé il ricambio generazionale e la dovuta attenzione nel riassetto organizzativo della catena distributiva del lavoro.
L’azienda, che ha firmato scientemente gli accordi, deve porre in atto tutti i correttivi affinché chi resta non debba sommare al proprio carico di lavoro quello dei colleghi esodati. E per quanto le nuove tecnologie e la digitalizzazione possano cambiare l’organizzazione del lavoro, noi non siamo gli spillai di Smith.
La situazione è questa.
Abbiamo condiviso e sottoscritto questi accordi e ci aspettiamo semplicemente il rispetto degli stessi.
Favorire il ricambio generazionale significa creare futuro.
Palermo, 12 giugno 2019
R.S.A. INTESA SANPAOLO PALERMO

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