24 Novembre 2024

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UNA SERRATA AZIONE DI VIGILANZA AFFINCHÉ SIA FATTA PIENA LUCE SUGLI INTRECCI CHE HANNO INTERROTTO IL PERCORSO DEMOCRATICO E POPOLARE.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL TESTO INTEGRALE.

Ragusa, 21 aprile 2020
Esprimiamo il nostro forte apprezzamento per la relazione della Commissione regionale Antimafia, sul ciclo dei rifiuti in Sicilia, che offre al lettore una ricostruzione da cui emergono forti condizionamenti di un gruppo di imprenditori, che anche per responsabilità di una politica compiacente, come si legge nella nota stampa che ne ha accompagnato la divulgazione, hanno rallentato ogni progetto di riforma.
Nell’articolato documento redatto dalla Commissione presieduta dall’onorevole Fava leggiamo anche che lo scioglimento del Consiglio comunale di Scicli per infiltrazioni mafiose nell’aprile 2015 potrebbe essere l’esito di uno “sviamento di potere”, orchestrato allo scopo di sbarazzarsi della Giunta Susino e della compagine politica che la sosteneva che si erano opposte ad un progetto, quello proposto dall’ACIF in contrasto con gli interessi e con la naturale vocazione della città di Scicli. Emerge altresì il ruolo assai discutibile avuto nella vicenda da alcuni Senatori della Repubblica e di alcuni giornalisti.
Vi troviamo, altresì, amare conferme delle nostre perplessità che avevamo sollevato con ben due interrogazioni parlamentari rimaste senza risposta (dell’on.le Zappulla, oggi segretario regionale di Art. 1 e altri nella passata legislatura e dell’On Rossella Muroni deputata di LEU in questa), frutto del lavoro dei compagni e dei militanti Scicli, attivisti anche in seno al Comitato Cittadino e al circolo di Legambiente Kiafura che con analisi, ricerche documentali e denunce pubbliche ha consentito di raggiungere questo risultato.
Riteniamo che l’esito del compendioso e prezioso lavoro di indagine svolto dalla Commissione offra lo spunto per andare oltre nello accertamento della verità degli eventi che si consumarono in quella stagione.
Siamo certi, al contrario di qualcuno, che il sindaco Enzo Giannone, in forza di quanto già dichiarato e che condividiamo, si adopererà, con gli opportuni atti formali, affinché la Magistratura accerti, alla luce di quanto emerso, tutte le responsabilità e altresì affinché il Ministero dell’Interno avvii un’indagine al fine di individuare eventuali irritualità nella condotta di alcuni suoi funzionari e siano chiarite le motivazioni che spinsero due funzionari del Servizio Segreto Interno (in sigla AISI), individuabili con i codici di accesso Foca 648 e Foca 606 ad interrogare la banca dati del Ministero dell’Interno sul sindaco Susino e sugli assessori e funzionari del servizio ecologia del Comune di Scicli, nel settembre 2013. A tal proposito dalla lettura della relazione della Commissione Antimafia Regionale emerge che Il maresciallo Furnò, che testimoniò al processo, dichiarò che alla sua richiesta al riguardo “non ebbe seguito per ragioni di sicurezza” (sic!).
Pensiamo che questa sia un’azione fondamentale e doverosa per riabilitare pienamente e doverosamente i protagonisti, loro malgrado, di quella oscura vicenda e riscattare l’onore della città di Scicli oltraggiata e che nel 2016, in dissenso contro il progetto dell’Acif, contro lo scioglimento e contro uno “cartello elettorale” ha votato, eleggendo il Sindaco Giannone, per la chiarezza, la trasparenza e il cambiamento.
Art.1 farà fino in fondo la sua parte e non mancherà di attivare per il tramite delle sue strutture a tutti livelli, la propria deputazione nazionale perché dispieghi una serrata azione di vigilanza parlamentare affinché sia fatta piena luce rispetto ad una questione ed ai suoi intrecci, che all’epoca dei fatti, ha interrotto bruscamente ed immotivatamente il normale percorso democratico e popolare.
Riteniamo altresì sia maturo il momento per riconsiderare e modificare opportunamente la normativa in materia di scioglimento dei consigli comunali.
Infine, invitiamo le forze politiche che si riconoscono nel centrosinistra a riprendere, insieme con tutte le espressioni del civismo progressista organizzato, il cammino unitario non solo sostenendo il sindaco Giannone nelle azioni da intraprendere a difesa della città contro l’infondato provvedimento di scioglimento del consiglio comunale ma anche per progettare assieme il futuro di Scicli, condividendone contenuti e linea politica. Un centrosinistra nuovo e unito sarà più forte nella battaglia a difesa della città, nell’azione amministrativa e nelle urne tra qualche mese.
ART 1 SEZIONE DI SCICLI E FEDERAZIONE PROVINCIALE DI RAGUSA

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