Vittoria. 10 marzo 2021
Ormai da tempo, a Vittoria, non c’è giorno in cui sui Social non vengano denunciate pubblicamente, da parte di cittadini in qualche modo impegnati nella vita pubblica, di essere oggetto di querele da parte di chi attualmente governa la città. Si tratta di esponenti della politica locale, vecchia e nuova, di nuove leve della politica, di giornalisti, di rappresentanti di associazioni, di avvocati, insomma, si tratta di persone che in qualche modo, con toni pacati o meno pacati, con frasi offensive o meno offensive, esprimono giudizi sull’attuale governo della città, commissariata da… non ce lo ricordiamo più, comunque da tanto tempo, troppo per potere rientrare nei parametri della norma prevista dalla legge dello Stato. Solitamente i commissariamenti dei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, durano 18 mesi, al massimo, con proroga supportata da elementi incontestabili, durano 24 mesi. In questo caso, la gestione straordinaria del Comune di Vittoria, che ha avuto inizio nel luglio del 2018, dura da 32 mesi, ad oggi e non si vede quella famosa “luce in fondo al tunnel” di cui spesso si parla in periodo di pandemia.
Le elezioni che avrebbero dovuto avere luogo ad ottobre la prima volta, a novembre la seconda, a marzo, la terza e infine, a maggio la quarta, sono state rinviate sine die, se è vero com’è vero che sono state rinviate, tra ottobre e novembre 2021, momento in cui, oltre ad un probabile riacutizzarsi della pandemia, che oggi vede la Sicilia Isola felice, saremo in pieno semestre bianco, che parte sin da luglio. Su questi rinvii, c’è da dire che, alcuni sono stati sacrosanti perchè in piena crisi pandemica, si sarebbe rischiato un “feroce” incremento dei contagi, ma gli altri, compreso l’ultimo, inaspettato e irragionevole, sono stati assolutamente irrazionali, ingiustificati e privi senso.
Questo stato di cose, porta un clima arroventato da mille problemi che si sovrappongono e che emergono con sempre maggiore veemenza, di giorno in giorno, di ora in ora. Un clima che sta logorando la pazienza di tutti, persino, stando alle voci indiscrete che circolano con insistenza, degli stessi commissari che avrebbero auspicato di tornare subito al voto.
Intanto le querele vanno per la loro strada e piombano sul capo di chi le subisce. Proprio oggi, un assessore designato nella giunta Aiello, nel caso di sua elezione, Cesare Campailla, sui Social denuncia un’altra querela, un altro processo.
Nei prossimi giorni, tra il 14 e il 15 marzo p.v. saranno processati, lo stesso Aiello, un avvocato e un giornalista, tutti “colpevoli” di avere espresso giudizi non graditi.
Anche il sottoscritto è stato sentito dai carabinieri la scorsa estate, perchè aveva denunciato pubblicamente, su questo Giornale online di cui è Direttore responsabile, un episodio di tifo antigene, registrato a Vittoria e ampiamente documentato da certificati medici emessi dalla struttura pubblica: ospedale “Guzzardi”, ma ciò nonostante, è stato accusato del reato di procurato allarme.
Clima torrido, irrespirabile, fino al punto, che i quattro candidati a sindaco, tutti, nessuno escluso, chiedono di potere votare subito, in modo da instaurare un clima diverso e ridare la dignità democratica che i cittadini meritano.
Ovviamente, a scanso di querele, preciso che questo mio editoriale, non addebita responsabilità a chi amministra, ognuno lo fa come meglio crede e se ne assume la responsabilità e non tende a ipotizzare che la permanenza degli attuali commissari sia stata decisa dagli stessi, mi rifiuto di pensarlo.
Si tratta semplicemente di dati di fatto.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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