26 Novembre 2024

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Chiaramonte Gulfi. Confessione di un’attrice per caso.

Chiaramonte Gulfi. 13 marzo 2021
CATERINA SI RACCONTA
Caterina Gurrieri è una giornalista affermata e nota, collabora da anni con diverse testate giornalistiche ed emittenti (Video Regione) svolge questa professione che “travolge” con la passione che ha scatenato nel suo ruolo di attrice, nel cast di Montalbano.
Riportiamo integralmente una sua riflessione su questa esperienza, “rubata” da -Oltreimuri blog- e quindi all’amico Sebastiano D’Angelo, che in questa esperienza di Caterina, ha avuto un ruolo importante.

-Lei è stata scelta per interpretare il ruolo di Genoveffa Recchia, amante del vice commissario Mimì Augello’. Un turbinio di emozioni, un mix tra incredulità, felicità e ansia. Questo l’effetto immediato che quelle parole ebbero su di me quella mattina del 22 maggio 2019.

Le riprese erano fissate per la sera. Non male come tempistica, pensai, non ho tempo per arrovellarmi e ripensamenti. In fondo cosa può essere mai, per chi non l’ha mai fatto, recitare a fianco di Cesare Bocci, uno degli attori di punta della fiction di Rai Uno, ‘Il Commissario Montalbano’ che fa sempre record d’ascolti? Il terrore.

No, non dovevo assolutamente pensare a questo. Vado. Mi butto. Decido di affrontare questa esperienza sicuramente unica e irripetibile con leggerezza e con un pizzico di sana follia, insomma, senza prendermi troppo sul serio. Premetto che è stata solo una parentesi che si è aperta nel momento in cui ho messo piede sul set e che si è chiusa con la messa in onda dell’ultima (forse) puntata della fortunata serie, dal titolo “Il metodo Catalanotti”.

Nei panni di ‘attrice, dunque, solo per poche ore; sono una giornalista e lo sarò fino a quando avrò la possibilità di esercitare questa professione che amo molto. Che sia stata un’esperienza pazzesca potete immaginarlo. Ma non potete immaginare quanto sia stato difficile mantenere il segreto per ben due anni! Per contratto, anzitutto, e poi anche per scaramanzia.
In pochissimi, infatti, sapevano del provino. Tra questi, a darmi il suo assenso, una persona a me molto cara che, purtroppo, non è riuscita a vedermi perché a causa del Covid non è più con noi.
Chi mi conosce bene sa che amo mettermi in gioco, sperimentare e misurarmi in cose sempre nuove. La colpa, se sono stata trascinata in questa breve ma intensa avventura, è di Sebastiano D’Angelo, direttore dell’Associazione Ragusani nel Mondo, a cui mi lega un’amicizia ventennale. E ora, a giochi fatti, visto che il giudizio complessivo del pubblico è stato positivo, andando oltre ogni più rosea previsione, lo ringrazio di cuore e ammetto che aveva ragione.
E’ stato un onore per me essere stata scelta dal compianto regista, Alberto Sironi e diretta magistralmente da Luca Zingaretti. Ammetto che la scena di passione tra Genoveffa e Mimì in camera da letto, che apre la trama del racconto, non è stata semplice da realizzare, non essendo io una vera attrice. Ma Cesare Bocci da professionista e gentiluomo qual è, ha cercato di mettermi il più possibile a mio agio e di questo gliene sono grata.
Anche perché in quella stanza c’erano almeno una trentina di persone e chapeau a chi fa l’attore di professione perché trovare la concentrazione e non lasciarsi distrarre da tutto ciò che c’è attorno non è facile. Ma come si dice: ognuno col proprio mestiere. Ed io, smessi i panni di attrice, torno a fare ciò che ho sempre fatto: la giornalista e la conduttrice del premio Ragusani nel Mondo, (rido da sola adesso) fino a quando non avrò la dentiera e il bastone a reggermi.
Ho vissuto quelle ore sul set tutto d’un fiato e che in questi due anni ho ripensato a quel giorno come se fosse stato tutto un sogno. Conserverò nel cuore questa entusiasmante esperienza che arricchisce il mio bagaglio professionale. Per chi fa il nostro mestiere è sempre gratificante lavorare con i grandi professionisti. Una piccola partecipazione da profana la mia, fatta, oltre che per diletto, con la speranza di avere contribuito da figlia di questa terra a mettere un piccolissimo tassello nella fiction del commissario più amato d’Italia.

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