Chiaramonte Gulfi. Eccellenze ragusane.
Chiaramonte Gulfi. 05 luglio 2021
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
(Sebastiano D’Angelo)
Un giovane Nino Di Vita insieme al collega archeologo Nicola Bonacasa (Foto tratta dal sito a lui dedicato)
Fu personalità notevolissima nella cultura italiana contemporanea. L’attenzione che rivolse alla storia del nord Africa, della Sicilia, di Creta e del mondo greco fa di lui un archeologo e uno storico completo come pochi altri. La provincia di Ragusa deve alla sua sagacia la scoperta e l’individuazione di numerosi siti (Camarina, Casmene, Scornavacche, Acrillae, Monte Casasia, Rito); rivendicò e ci tenne ad assegnare i reperti scavati alla comunità iblea, in particolare al Museo Archeologico Ibleo, realizzato negli anni ’60.
1961. Inaugurazione del Museo Archeologico di Ragusa. Il prof. Di Vita è il quarto da sinistra, alla sua destra Filippo Garofalo (Foto tratta dal sito a lui dedicato)
Tanti i riconoscimenti e le onorificenze, fra le quali, in particolare, la nomina a Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica nel 1977, Accademico dei Lincei nel 1993 e Cavaliere di Gran Croce nel 1994.
Per la sua città ebbe poi un particolare amore manifestatosi sin dalla sua tesi di laurea dedicata alle origini della comunità chiaramontana. Quella Akrillai che grazie a lui ebbe il riconoscimento ufficiale, con una ben precisa identificazione e collocazione storica. Ancora merito suo fu la scoperta del kerameikòs di Scornavacche.
Scomparve il 22 ottobre del 2011.